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 LEGA-TI AL PALO
 
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COMMENTO 28° GIORNATA

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2009 13:09
06/05/2009 13:09
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Non contento di decidere i campionati di serie A Zlatan Ibrahimovic determina indirettamente l’assegnazione dello scudetto 2008-09 della Lega-ti al palo.E’ infatti lui il principale alleato del Marekaibo che perde in casa 2 a 0 contro la Matriosvald ma riesce comunque a portare a casa il tricolore visto che il Belen Rodriguez,grazie soprattutto allo svedese,supera 4 a 2 un Nickpiedecaldo non in grado quindi di sfruttare il regalo concorezzese.L’unico sorpasso che regala l’ultima giornata è quello del Postillonage che vince 4 a 1 a Casatenovo contro l’Ammazza che zozzeria e toglie il quarto posto finale alla Titty Twister bloccata sul 2 a 2 dal Festividad nel derby canturino.Le 17 reti realizzate fanno salire il totale stagionale a quota 338 e 14 di queste portano la firma proprio di Ibrahimovic che si laurea capocannoniere.

Festa doppia al Vitagliano dove gioiscono sia la Matriosvald che i padroni di casa del Marekaibo.Le due tifoserie gemellate alla fine festeggiano insieme e meritano i complimenti entrambe le compagini per l’ottimo campionato svolto.Il tredicesimo successo in campionato(il secondo consecutivo e il terzo nelle ultime quattro gare) consente ai concorezzesi di primeggiare nella classifica della fantamedia e in quella dei gol fatti:in pratica è come se fossero loro i vincitori morali un po’ come,secondo il personalissimo giudizio di chi scrive questo commento,Povia è stato il vincitore morale di Sanremo 2009.Continuando su questo paragone canoro è come se agli uomini di Carbone andasse il premio della critica,riconoscimento che in ambito “sanremistico” è dedicato tra l’altro ad una grande cantante corregionale,anzi quasi concittadina,del presidente di Lega ovvero l’indimenticabile Mia Martini nata a pochi chilometri da Reggio Calabria città che diede i natali proprio a Mister Carbone.Per imporsi per la seconda volta in questo campionato al Vitagliano(curiosamente quest’anno nelle sfide tra le due compagini ha sempre vinto quella che giocava in trasferta)contro la capolista sono decisivi i sigilli di Vargas e Cavani che nel giro di un minuto a inizio ripresa fissano quello che sarà il 2 a 0 finale.Entrambi portano a casa un bel 10(migliore in campo sarà il viola per via del ruolo più “basso”) ma grande merito va attribuito anche a Palladino(8,5) uno dei principali protagonisti del 75 finale che serve per sfiorare addirittura il 3 a 0 e per sopravanzare di ben 11,5 punti netti il 63,5 dei milanesi che diventa 65,5 grazie al fattore campo.Fattore campo che comunque non basta per centrare una fascia 1 solo sfiorata e quindi diciamo che le due reti di scarto ci stanno tutte.I recuperi di Mascara e Vucinic consentono a Carbone di tornare al 3-4-3 anche se l’apporto del montenegrino(5) sarà tutt’altro che esaltante specie se rapportato a quello degli altri due attaccanti titolari Gilardino e Cavani.Anche in questa circostanza le assenze sono notevoli e riguardano in primis tutti e quattro gli interisti in rosa ovvero Materazzi,Maicon,Stankovic e Adriano.Mancano anche Carrozzieri,Maggio,Bellucci e Cozza e in particolare l’assenza di quest’ultimo fa si che in campo per gli ospiti non vi sia in campo nessun rappresentate di Inter e Reggina le due squadre del cuore del tecnico concorezzese il cui undici nel complesso raccoglie solo due insufficienze.Oltre a quella di Vucinic c’e infatti il 4,5 di Cristiano Doni senz’altro il più deludente di un centrocampo in cui trovano posto anche D’Agostino e i due genoani Sculli e Palladino che occupano le corsie esterne che difensivamente parlando toccano a Panucci e Vargas.L’asse centrale della difesa è tutto senese visto che davanti al portiere Curci troviamo Portanova uno dei tre ex meneghini in campo:gli altri due sono gli attaccanti Gilardino e Cavani.Le insufficienze dei padroni di casa sono ben cinque e due di queste sono in attacco dove il 7 del recuperato Amauri serve solo per portare alla sufficienza esatta la media di un reparto offuscato dai 5,5 di Cassano e Bianchi.Lasciare in tribuna(assieme agli indisponibili Aquilani,Gasbarroni,Cribari,Criscito e Zauri) Castillo,in gol nel finale di Juventus-Lecce,si rivela un errore ma anche col suo utilizzo sarebbe cambiato poco nel senso che si sarebbe solo dimezzato il passivo.Il grande ex in campo per i padroni di casa è Esteban Cambiasso come sempre frangiflutti-centromediano alle spalle del trio Jovetic-Montolivo-Hamsik e primo sostegno per una difesa a tre nella quale si decide di rinunciare a Jankulovsky:a sinistra gioca Chivu con Criscito a destra e Mexes nei panni di centrale davanti al portiere Julio Cesar.Il Vitagliano è esaurito in ogni ordine di posto e si vive una situazione analoga,anche se non proprio identica,a quella di Inter-Lazio il 5 Maggio 2002 con una squadra che si gioca lo scudetto in uno stadio amico contro una compagine alla quale è legata da un lungo e storico gemellaggio.Per fortuna di Guagnini il 5 Maggio 2002 si ripete solo in parte e nonostante la sconfitta il Marekaibo può festeggiare e può farlo anche dopo una partita nel complesso giocata male con pochi spunti offensivi degni di nota.La prima capita in avvio a Chivu che s’inserisce bene in area ma colpisce male,ciabattando e schiacciando troppo a terra il tiro,sull’interessante cross basso dalla sinistra di Cambiasso con Curci che può abbrancare facilmente la sfera.Di fatto è questo l’unica azione da rete proveniente dal sabato calcistico nel quale Guagnini schiera tre interisti e Carbone nessuno visto che i suoi interisti e i suoi reggini sono inutilizzabili.Il 18 messo insieme dal trio Julio Cesar-Chivu-Cambiasso fa rimanere in bilico la partita che in pratica entra nel vivo solo con le gare delle domenica pomeriggio è il primo spunto derivato da esse è un tiro cross quasi da fondo campo di Jovetic deviato in corner dall’intervento in scivolata di Portanova al minuto 12.Il numero 90 bianconero viene aiutato da Panucci quando si tratta di contrastare nel gioco aereo la coppia di prime punte avversarie Amauri-Bianchi composta appunto da due aitanti punteri che sui palloni alti sanno farsi valere:il brasiliano riesce a sfuggire alla morsa solo al 15° quando incorna bene sul primo palo un corner dalla sinistra di Montolivo anche se la sua conclusione è imprecisa e sorvola la traversa.La Matriosvald non vuole certo stare a guardare e riesce a farsi viva anche grazie,in tema di difensori,all’intraprendenza di Manuel Vargas fluidificante di sinistra con molta licenza di offendere visto che a dare una mano alla difesa nella marcatura del temibile Cassano ci pensa Gaetano D’Agostino che gioca molto “basso”.Il numero 21 udinese al 18° prova a sorprendere Julio Cesar con un sinistro a rientrare direttamente dalla bandierina di destra ma ci pensa Cambiasso a svettare sul primo palo e a respingere di testa la minaccia.Le notizie provenienti da Cantù(Belen Rodriguez in vantaggio di due reti sul Nickpiedecaldo,addirittura di tre al 25°) alleggeriscono la tensione in casa Marekaibo e forse per questo Hamsik e soci sono praticamente inoffensivi per larghi tratti del match e rischiano di passare in svantaggio già nel primo tempo.Gli ospiti sfondando spesso e volentieri sulla sinistra visto che la componente mancina(Vargas-Palladino col supporto di D’Agostino che agisce sul centro-sinistra) e molto più efficace e incisiva di quella destra punto di forza della squadra prima degli infortuni di Maggio e Maicon.Dalla sinistra prima Vargas,al 20°,e poi Palladino,quattro minuti più tardi,confezionano interessanti cross bassi entrambi deviati all’altezza del primo palo dal combattivo e pungente Cavani.In entrambi i casi il tocco d’astuzia sotto misura del numero 7 rosanero viene neutralizzato dal decisivo intervento del portiere,che nella realtà di Palermo-Cagliari è un Marchetti utile ai sardi ma dannoso per il suo team fantacalcistico,e in particolare nella seconda circostanza la palla dopo aver toccato l’estremo difensore va a sbattere contro il palo.La notizia del 4 a 1 realizzato dal Belen Rodriguez rilassa ulteriormente i padroni di casa che già pregustano la grande festa scudetto.Chi non pensa affatto a festeggiare,e tanto mano a farsi condizionare dalla cosiddetta emozione dell’ex, è Alberto Gilardino che alla mezzora devia alla grande e praticamente a colpo sicuro in spaccata sotto porta il cross basso di Sculli dalla destra ma a negargli il gol è un prodigioso intervento di Julio Cesar che riesce a toccare il pallone pur essendo in controtempo e poi a bloccarlo in due tempi.Nella realtà di Fiorentina-Torino la prodezza è dell’ec portiere concorezzese Matteo Sereni e quindi per la seconda volta in pochi minuti è un estremo difensore che quest’anno ha vestito la casacca concorezzese a impedire alla squadra di Carbone di ottenere un vantaggio che a questo punto appare più che meritato.Anche a inizio ripresa infatti Vucinic e soci continuano ad attaccare e a farsi valere anche se non certo per merito del montenegrino che dimostra di non essersi ripreso totalmente dai recenti problemi fisici e che non riesce ad approfittare della giornata poco felice del diretto marcatore Criscito(5).Diciamo che il numero 9 giallorosso è l’unico concorezzese schierato a sinistra che non convince in questa partita ma per fortuna ci pensano i colleghi di fascia a compensare tale lacuna.Ad esempio la mezzala sinistra D’Agostino al 51° prova il tiro cross dalla sinistra anche se colpisce male con palla che si perde sul fondo.Grazie proprio all’ex romanista la manovra ospite è comunque molto più fluida e penetrante di quella degli avversari frenati dalla scarsa anzi scarsissima vena di Hamsik schierato sul centro-sinistra.Leggermente più ispirati appaiono i due viola Montolivo e Jovetic messi comunque in difficoltà del pressing costante degli uomini di Carbone che attraversano senz’altro un miglior periodo di forma.A proposito di Fiorentina è proprio da una percussione di Vargas sulla sinistra che nasce il gol di Cavani al 57°:sul cross basso del peruviano c’e l’intervento in chiusura di Criscito che cerca di allontanare la sfera la quale però finisce addosso all’uruguaino il cui pressing si rivela efficace visto che la carambola fa terminare la palla in rete.Gol un po’ fortunoso ma più che meritato e raddoppiato 60 secondi dopo quando uno splendido lancio in profondità di Palladino consente proprio a Vargas di realizzare il suo secondo gol consecutivo nelle ultime due giornate:l’ex catanese supera Julio Cesar in uscita facendo passare il pallone sotto la suola e poi deposita in rete il 2 a 0.Il 4 a 2 di Kakà a Cantù non rovina la festa del Marekaibo e il Vitagliano è tutto trepidante e pronto per la grande festa nonostante la sconfitta dei propri beniamini che a quel punto sembra inevitabile.Anche la Matriosvald cala un po’ il ritmo accontentandosi del 2 a 0 e la partita torna a rianimarsi solo nel finale per fatti derivanti prima da Fiorentina-Torino e poi dal posticipo Genoa-Sampdoria.Dal Franchi arriva un bel destro di Montolivo dalla lunetta dell’area di rigore,alto di poco,e un calcio di punizione dal limite dello stesso numero 10 fiorentino:non calcia subito ma dopo uno schema un po’ articolato fa partire uno splendido pallonetto mancino che colpisce l’incrocio dei pali prima che,nella realtà del Franchi,Gilardino porga a Jorgensen l’assist per una rete poi ingiustamente annullata.Il danese non è in fuorigioco e l’annullamento del gol fa si che la Matriosvald non possa avere l’assist di Gilardino e quel punto che sarebbe bastato per entrare in fascia 3 e vincere 3 a 0:in pratica fantacalcisticamente parlando è come se quella rete fosse stata annullato proprio all’ex milanista.Dopo un interno destro,da buona posizione,troppo alto di Cassano è Palladino ad andare vicino al 3 a 0 prima con un tocco sottomisura su cross dalla destra di Sculli e poi,al 91° del derby di Genova,involandosi da solo indisturbato in contropiede verso la porta doriana.L’eccesso di generosità lo porta a far segnare Milito anziché tenere per se un gol che sembrava già fatto e così al Vitagliano gli ospiti vincono “solo” 2 a 0 ma questo basta e avanza per laurearsi migliore attacco della lega.Il fischio finale coincide con l’inizio dei festeggiamenti scudetto del Marekaibo che riesce a trionfare nonostante un finale di campionato strano e altalenante:nelle ultime due trasferte altrettante vittorie senza incassare reti,nelle ultime quattro gare interne ben tre sconfitte senza reti all’attivo e in totale le reti subite in queste quattro partite sono ben 10.Il secondo miglior attacco e la seconda miglior fantamedia bastono per vincere il titolo mentre essere arrivati primi in entrambe queste classifiche non basta a Doni e soci(secondo successo di fila e terzo nelle ultime quattro gare di campionato) per andare oltre un comunque onorevole terzo posto,lo stesso conquistato nella passata stagione.MIGLIORE IN CAMPO SKY:VARGAS(MATRIOSVALD)

Come detto l’aiuto decisivo per i Guagnini boys arriva dal Belen Rodriguez che dopo un campionato anonimo,l’ultimo posto era ormai certezza ineluttabile da un paio di settimane,riesce a tirare fuori l’orgoglio proprio nell’ultima giornata ed è un orgoglio che costa carissimo al Nickpiedecaldo.La squadra vedanese fa la sua partita arrivando a 74 anche stavolta grazie alla reti del duo milanista Kakà-Inzaghi che sta alimentando le speranze,ma sarebbe meglio dire le illusioni,scudetto dei rossoneri e certamente ha alimentato le speranze,sicuramente diventate illusioni alla luce dei fatti,del Meregalli team.Non basta nemmeno l’eurogol di Kharja(10) che ha solo il potere di far sparire fantacalcisticamente la rete di Inzaghi che a parità di punteggio soccombe per via di un ruolo più “alto”.Le due reti all’insegna della K non sono sufficienti perché dall’altra parte abbiamo le reti nerazzurre di Ibrahimovic(11) e Muntari(9) e gli assist di Zuniga,Giacomazzi,Floro Flores(tutti premiati con un 7,5) e dello stesso Ibrahimovic proprio per la rete di Muntari nell’anticipo Inter-Lazio.Va da se che il successo canturino,legittimo visti i 5 punti netti di divario,matura già con le partite del sabato per poi prendere forma definitiva grazie agli eventi di Domenica 3 Maggio 2009,eventi che riaccendono la speranza vedanese ma non abbastanza per andare oltre un 4 a 2 che significa addio ai sogni di gloria nonostante l’aiuto della Matriosvald.Nell’81,5(fascia 4 raggiunta solo grazie al fattore campo ma questo non rende meno meritata la vittoria)messo insieme dagli uomini di Lunghi ci sono solo un paio di piccole note stonate come il rientrante Perrotta(5) e il 5,5 di Dainelli in una difesa esaltata anche dai 7 di Frey e Maldini oltre che dall’ottima prova del già citato Zuniga.5,5 anche per Beckham in un centrocampo a rombo però esaltato dalle ottime prove della mezzala sinistra Muntari e dal regista offensivo Giacomazzi mentre in attacco c’e anche il 7 di Zarate che fa si che il trio composto dall’argentino,da Ibrahimovic e da Floro Flores totalizzi un ragguardevole 25,5.Non si sentono per nulla le assenze dei vari Lavezzi,Borriello,Bresciano,Domizzi,Aronica e Diamoutene al contrario di quanto accade sul fronte opposto dove pesa invece la mancanza soprattutto di due attaccanti del calibro di Trezeguet e Pandev.Il francese viene inserito tra i titolari da Meregalli,che data anche la squalifica di Sanchez e l’impegno sulla carta ostico di Tiribocchi,decide ma non affidarsi al tridente:dalla panchina sarà Acquafresca a entrare per affiancarsi a Pippo Inzaghi,del quale si dice possa essere l’erede calcistico,ma il 4,5 del cagliaritano servirà poco,anzi pochissimo.Stessa fantavalutazione anche per il portiere Rubinho,un gol subito e un’ammonizione a carico in Genoa-Sampdoria,e anche il resto della difesa,reparto che deve fronteggiare le assenze di Bovo e Dellafiore,per la verità non è che se la cavi bene.Dal far west del Marassi(derby chiuso con tre espulsi,tanto calcio ma anche tantissimi calci)viene fuori infatti anche il 5 dell’espulso Matteo Ferrari e poi ci sono anche i 5,5 di Samuel e Riise entrambi ammoniti nei rispettivi match di serie A.In mezzo le assenze sono rossoblu,il cagliaritano Cossu e il genoano Jankovic,ma come detto ci pensa il duo KK(Kakà-Kharja) ad alzare il livello qualitativo con Palombo ad agire da mediano davanti alla difesa e Foggia e Padoin a presidiare le corsie esterne.Un 3-5-2 sbilanciato,diciamo pure un 3-1-4-2,anche perché i vedanesi non hanno alternative e devono assolutamente vincere per poter sperare nello scudetto.La loro foga si rivela però controproducente perché prestano il fianco ai contropiede lariani che si rivelano micidiali nello specifico per quel che concerne i tre giocatori impegnati nel secondo anticipo del Sabato ovvero Ibrahimovic,Muntari e Zarate.Quest’ultimo metterà in seria difficoltà Walter Samuel,costringendolo anche al fallo da ammonizione,sia in Inter-Lazio che in questo fantamatch e dalla sue serpentine solitarie palla al piede arriveranno non pochi pericoli come il bel destro secco dai 25 metri alzato con bravura oltre la traversa da Julio Cesar a S.Siro e dal connazionale Rubinho in quel di Cantù.Ancora più ispirato del numero 10 laziale appare Zlatan Ibrahimovic che prima devia bene di testa un perfetto cross dalla destra,palla di poco oltre il secondo palo,e poi veste i panni di assist-man confezionando,dopo essersi scrollato abilmente di dosso Riise,un invitante cross in area per Muntari bravo ad inserirsi in area ma non altrettanto a colpire di testa in tuffo con palla che si perde sul fondo.La contestazione del pubblico di casa per gli scarsi risultati della squadra ha il potere di scuotere in maniera definitiva proprio il fuoriclasse svedese che,servito da Muntari,trova lo spunto giusto freddando Rubinho con un destro secco e rabbioso a incrociare dal limite dell’area.La rete,che interrompe il digiuno di un Belen Rodriguez a secco da più di tre gare,viene poi festeggiata in maniera polemica dal giocatore che azzittisce platealmente il proprio pubblico e poi compie un altro gesto poco simpatico nei suoi confronti.E’ un segnale di possibile rottura definitiva con la tifoseria e con le società ma Ibrahimovic da professionista qual’e continua a illuminare la scena non tanto con un calcio di punizione respinto dalla barriera quanto col meraviglioso assist no-look col quale mette Muntari a tu per tu col portiere e il ghanese non si fa certo pregare e d’interno sinistro realizza quello che è il 2 a 0 sia per la compagine di Mourinho che per quella di Lunghi.L’ultimo sussulto del numero 8 nerazzurro è un bel destro rasoterra da fuori respinto con qualche difficoltà da Rubinho che però con questo intervento prova a tenere in partita i suoi e ad evitare il tracollo.Meregalli dalla panchina striglia pesantemente i suoi che al 9° hanno una reazione con Riise che avanza palla al piede dalla sinistra,scambia ottimamente in velocità con Kakà e fa partire un sinistro dal limite potente ma centrale e Frey può così respingere.La partita appare comunque saldamente nelle mani dei padroni di casa che ogni qualvolta si portano in avanti sono molto pericolosi come ad esempio al 10° quando Beckham dalla bandierina di destra pesca in area Maldini il cui colpo di testa supera il portiere ma viene respinto quasi sulla linea,sempre di testa,da Kharja.Il fantasista senese sul rovesciamento di fronte per poco non trova un gollonzo d’antologia visto che sul rinvio di Frey la palla gli carambola addosso rotolando poi verso la porta ma l’estremo difensore francese fa in tempo a recuperarlo prima che abbia varcato la linea.Il Marocchino avrà modo di rifarsi e con gli interessi al minuto 11 quando anziché un gollonzo realizza un golasso come direbbe il buon Josè Altafini.Prende palla nella sua metacampo e s’invola centralmente resistendo all’attacco di Perrotta e Dainelli prima di trafiggere Frey con un gran tiro dal limite che ha il potere di riaprire la sfida e di riaccendere le speranze ospiti.La riapertura del match dura però poco anzi pochissimo perché al 12° di Juventus-Lecce Giacomazzi confeziona l’assist per il gol,per la verità da annullare per fuorigioco,di Konan e la giocata vale come un gol per la Lega-ti al palo e quindi porta sul 3 a 1 il punteggio dell’incontro a cui si riferisci questa dettagliata e scrupolosa cronaca.Nuova doccia fredda per il Nickpiedecaldo che prova subito una contro-reazione guidato dall’estro e della vitalità di Kakà che al 14° dalla sinistra serve bene in area Inzaghi il quale è bravo a controllare il cross basso e a evitare la chiusura di Dainelli ma il suo tiro di sinistro viene respinto con bravura da Frey.Nonostante l’uomo in più a centrocampo la compagine di Meregalli non riesce ad avere la meglio nel settore nevralgico del campo dove emergono Muntari,costante nel pressing e abile nel limitare soprattutto il temibile Foggia, e Giacomazzi abile sia in fase d’impostazione che in quella d’interdizione nella quale da una concreta mano a un Perrotta spesso in difficoltà al cospetto delle accelerazioni palla al piede di Kakà e Kharja.E infatti i padroni di casa,pungolati nell’orgoglio dalla contestazione da parte dei propri tifosi,non sono certo paghi del doppio vantaggio ma cercando di renderlo più ampio con un destro dai 20 metri di Floro Flores che però termina a lato.Poco male perché al 25° la grande macchina fantacalcistica che trasforma gli assist reali in gol virtuali torna in funzione:l’assist di Zuniga per il gol di Maccarone in Siena-Napoli coincide infatti con il 4 a 1 del Belen Rodriguez in grado quindi di chiudere virtualmente la pratica dopo meno di mezzora di gioco.Già perché dall’altra parte succede la cosa contraria visto che la rete di Pippo Inzaghi,su assist di Kakà,al 26° di Catania-Milan di fatto serve,a livello pratico,solo al Meregalli tifoso rossonero e non al Meregalli fantallenatore visto che la segnatura non è considerata tale a livello fantacalcistico e il punteggio non cambia così come non cambia col rasoterra da fuori di Padoin alla mezzora:palla sul fondo.Al 38° ancora Inzaghi ha la palla giusta per cercare di dare un senso al resto della gara visto che sul meraviglioso assist “cucchiaiato” di Kharja dalla sinistra può colpire di testa indisturbato ma la sua incornata da posizione molto favorevole,a portiere ormai fuori causa e con un solo difensore sulla linea,finisce incredibilmente a lato.Non sarà l’unico errore sotto porta di Superpippo le cui lacune non influiranno sulla vittoria del Milan ma saranno deleterie per il Nickpiedecaldo che,dopo un destro alto di Floro Flores al 39°,riesce a chiudere la prima frazione in attacco.Nel primo minuti di recupero del primo tempo è ancora Riise a provarci di sinistro dopo aver raccolto una respinta di pugno di Frey che manda fuori area un cross dalla bandierina di sinistra di Kakà ma il rasoterra da fuori del norvegese risulta impreciso.Gli ospiti riescono a scuotersi un minimo a inizio ripresa e accorciano le distanze grazie ad un’azione particolare proveniente da Catania-Milan.Il portiere catanese infatti compie una grande parata sul bel colpo di testa di Beckham togliendo un possibile gol al Belen Rodriguez ma di fatto la sua respinta facilità il tap-in vincente da pochi passi di Kakà che nella circostanza anticipa anche il proprio doppio compagno Inzaghi realizzando la seconda rete dei rossoneri al Massimino e la seconda rete dei vedanesi a Cantù.Le notizie provenienti da Milano,la Matriosvald segna due reti in pochi minuti e così il Marekaibo si ritrova sotto per 2 a 0,infondono ulteriore fiducia a Palombo e soci che però sanno di dover realizzare ben tre reti in poco più di mezzora.Uno di questi tentano di realizzarlo al 58° ancora con la premiata ditta Kakà-Inzaghi ma sul cross dalla destra del brasiliano c’e un colpo di testa in tuffo dell’ex juventino che si perde sul fondo.Sul rovesciamento di fronte è Rubinho a dover ricorrere all’uscita bassa per chiudere su Perrotta ma in questa parte finale sono gli ospiti a fare la partita anche se c’e la sensazione che si siano svegliati troppo tardi.Tra il 61° e il 65° il 2 a 3 sembra cosa fatta per ben due volte e in tutti e due i casi è ancora l’ottimo Kakà a confezionare assist d’oro per Inzaghi che nel primo caso è clamorosamente impreciso,tocco d’esterno destro fuori misura da buona posizione,e nel secondo è sfortunato visto che il suo sinistro di prima intenzione viene deviato sulla parte esterna del palo dal decisivo intervento in uscita bassa di Frey.La fortuna non è dalla parte dei vedanesi visto che anche al 70° è il palo a respingere il gran destro a giro di Kakà che non aveva dato scampo al portiere.I canturini provano ad alleggerire la tensione con Zuniga che al 73° converge bene in area dalla destra superando Padoin ma poi calcia male di sinistro con palla abbondantemente a lato.L’ultimo ad arrendersi in casa Nickpiedecaldo è Kakà che al 76° carica il destro dalla lunetta dell’area di rigore ma sul suo tiro c’e la decisiva deviazione di Maldini che fa si che il pallone sorvoli di poco la traversa.L’esterno destro dalla distanza di Floro Flores finisce ampiamente a lato e si tratta dell’ultimo spunto degli uomini di Lunghi ma il tempo passa,la stanchezza si fa sentire e in pratica prima del triplice fischio finale c’e solo sa segnalare un destro da fuori di Palombo murato dalla difesa.I fantapunteggi negativi di Rubinho e Ferrari nel derby della lanterna danno la mazzata definitiva a Meregalli che non riesce ad approfittare dello scivolone della capolista e quindi vede sfumare il sogno scudetto.L’ottava sconfitta in campionato arriva dopo una striscia di 5 gare utili nelle quali erano stati raccolti ben 13 punti che avevano alimentato il sogno di poter togliere lo scudetto al Marekaibo.Samuel e soci crollano proprio sul più bello quando bastava una vittoria contro l’ultima in classifica per completare l’impresa ma ci sarà poco spazio per i rimpianti perché domenica prossima c’e da provare a conquistare la qualificazione per le semifinali di Coppa.Gli uomini di Lunghi vincono per la prima volta in questa quarta fase dove finora erano stati raccolti solo tre punti.Il ritorno al successo dopo quasi tre mesi(ultima vittoria lo scorso 8 Febbraio) e dopo 10 gare ufficiali d’astinenza non consente di evitare l’ultimo posto finale ma consentono almeno di chiudere bene il campionato e di avere la sensazione di essere stati in qualche modo decisivi nell’assegnazione dello scudetto 2008-09 della Lega-ti al palo.MIGLIORE IN CAMPO SKY:IBRAHIMOVIC(BELEN RODRIGUEZ)

L’altro poker di giornata lo serve il Postillonage che in tema di quattro riesce a chiudere il campionato al quarto posto e quindi nella colonna di sinistra superando in extremis la Titty Twister.Piccola soddisfazioni di Pesce nei confronti di Leoni che un anno fa di questi tempi aveva operato ai suoi danni sorpasso ben più importante.Arrivare ai piedi del podio è comunque una soddisfazione per Milito e soci e quando diciamo Milito non lo diciamo a caso visto che è stato proprio El Principe,autore di una tripletta nel derby Genoa-Sampdoria che gli fa toccare quota 17 come fantavoto,a fare la parte del leone e ad essere il principale protagonista del perentorio 4 a 1 rifilato all’Ammazza che zozzeria per di più a Casatenovo.Oltre al numero 22 genoano si segnalano Franco Brienza e Pavel Nedved entrambi a segno in questa giornata anche se la doppietta del ceco in Juventus-Lecce viene fantacalcisticamente dimezzata così come viene ridotta di un terzo la tripletta di Milito.I canturini si fermano solo,si fa per dire,a 83 e quindi non raggiungono la fascia 5 ma riescono comunque a sopravanzare di ben 19 punti netti i casatesi che arrivano a stento alla fascia 1 toccando quota 66 solo per merito del fattore campo che fa si che si debba assegnare un marcatore virtuale in mancanza di marcatori reali.Non essendoci neanche assist la segnatura viene attribuita a Juric che col suo 7 in pagella è l’elemento col fantavoto migliore.Il peggiore in assoluto è invece il portiere Navarro(3,5) che incassa due reti in Siena-Napoli così come due reti le incassa anche,in Inter-Lazio,Muslera l’unica alternativa possibile tra i pali vista l’assenza di Abbiati.Col laziale in campo non sarebbe cambiato nulla anche perché un divario così ampio non era facile da evitare a maggior ragione considerando anche le assenze di Senderos,Kroldrup,Yepes,Tiago,Felipe Melo,Sissoko,Ronaldinho e Mutu che di fatto limitano le scelte di formazione.Crippa ritrova almeno Legrottaglie e quindi la difesa è quella titolare con lo juventino a sinistra,Zambrotta a destra e Gamberini in mezzo e a centrocampo si va ancora di rombo con De Rossi avanzato nel ruolo di trequartista e coperto dal vertice basso Juric e dalle mezzali Sammarco e Ambrosini.In attacco troviamo invece due 6,5 romanisti,Totti e Julio Baptista,e il 5 del doriano di Pazzini che fa scendere a 6 la media del reparto e salire a quattro il numero di insufficienze totali(5 anche per Sammarco e De Rossi).Sono quattro anche quelle del Postillonage e due di queste sono pesanti e riguardano due colonne della squadra(i 4 di Buffon e di Thiago Motta espulso nel posticipo Genoa-Sampdoria)ma non sono che insignificanti dettagli al cospetto di una così larga e imponente vittoria.Pesce deve rinunciare all’ultimo anche a Potenza al cui posto dalla panchina subentra Kjaer e questo fa si che davanti a Buffon ci sia una difesa palermitana per due terzi,c’e anche Balzaretti,ma anche per due terzi molto giovane visto che a completarla c’e il 18enne Santon che opera sulla fascia destra.L’assenza di Potenza,scusate il gioco di rime,si va a sommare a quelle di Bianco,Ferreira Pinto,Gargano,Pablo Ledesma,Paolucci e Balotelli ma poco male perché la buona qualità della rosa consente di sopperire.In attacco è infatti Pellissier ad affiancarsi agli inamovibili Milito e Pato mentre a centrocampo viene confermato il quartetto Galloppa-Thiago Motta-Nedved-Brienza.3-4-3 decisamente a trazione anteriore quindi per gli ospiti che evidentemente ci tengono a vincere per poter centrare il quarto posto e quindi piazzano due ali alte,Galloppa e Brienza,a supporto del tridente d’attacco nel quale è Milito a fare da boa con Pato e Pellissier in appoggio.La tattica si rivela azzeccata fin da subito soprattutto perché Brienza sulla sinistra è pungente e sa come prevalere sul diretto avversario Sammarco nella circostanza non certo all’altezza della situazione.Il numero 81 amaranto da quella parte è anche supportato da Pavel Nedved che esattamente come in Juventus-Lecce opera da mezzala sinistra con licenza di offendere.Ed è proprio un suo preciso lancio in profondità a consentire a Brienza,partito sul filo del fuorigioco ma in posizione regolare,di regalare il primo dispiacere di giornata a Navarro con un sinistro di prima intenzione dall’interno dell’area che non lascia scampo al portiere.L’ex palermitano,impegnato nel primo anticipo Bologna-Reggina,ha modo di andare poi per due volte vicino alla doppietta prima con un contropiede chiuso con un sinistro leggermente deviato che tocca la parte alta della traversa prima di uscire e poi con un’occasione ancora più ghiotta:a liberarlo è un avventato retropassaggio a campanile di De Rossi ma una volta solo davanti a Navarro l’attaccante reggino si addormenta e si fa chiudere dall’uscita dell’estremo difensore avversario quando ormai il 2 a 0 sembrava cosa certa.Anche Galloppa di tanto in tanto trova modo di sfondare sulla destra come al 5° quando viene chiuso in area dall’intervento di Zambrotta che sbroglia una non facile situazione.Il centrocampo casatese è in difficoltà quando c’e da impostare perché è composto prevalentemente da elementi abili nell’interdizione e nella quantità più che nella qualità e visto che anche Pazzini è tutt’altro che in giornata ci devono pensare i romanisti Totti e Julio Baptista a creare qualcosa di buono la davanti.Al 7° c’e una punizione interessanti nei pressi del limite dell’area di rigore con De Rossi che tocca per il Pupone il cui gran destro di prima intenzione viene respinto non senza difficoltà da Buffon.I canturini come detto sanno sfruttare meglio le corsie esterne anche con gli inserimenti dei terzini come ad esempio al 15° quando Balzaretti dalla sinistra confluisce bene in area sfruttando l’assist di Milito,grande giocata del Principe,ma quando si ritrova a calciare da posizione abbastanza favorevole incrocia troppo il tiro che finisce oltre il secondo palo.Altra chance nitida proveniente dalla fascia mancina senz’altro punto di forza del Postillonage in questa gara e a questo nuovo campanello d’allarme l’Ammazza che zozzeria risponde ancora in giallorosso:insidiosi risultano sia il sinistro dal limite di Julio Baptista al 17°,palla deviata da Santon e poi alzata alla grande in corner da Buffon,sia il destro in corsa dai 20 metri di Totti che poco prima della mezzora sorvola di poco la traversa.Al di la di qualche sporadica iniziativa casatese sono gli ospiti a fare maggiormente la partita e questo nonostante un Thiago Motta pessimo e troppo nervoso per lasciare una benché minima traccia positiva.Il leader indiscusso la in mezzo è Nedved che spesso e volentieri funge da vero e proprio regista e che da centrale senz’altro spende meno energie e quindi può arrivare anche più lucido al tiro.Al 34° al tiro ci arriva un suo compagno di reparto anch’esso dalla maglia bianconera ovvero Daniele Galloppa che ci prova con un sinistro a giro direttamente su calcio di punizione dalla destra ma non fa nemmeno il solletico a Navarro ne in Siena-Napoli ne in questo fantamatch.Il tempo si chiude con Pellissier che al 47° riesce a superare proprio Navarro ma si allunga troppo il pallone sulla sinistra arrivando quasi alla linea di fondo e a quel punto può solo cercare l’assist per l’accorrente Nedved che carica il sinistro di prima con palla alta sopra la traversa.Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1 a 0 ma gli uomini di Pesce forse avrebbero meritato qualcosa in più per la grande mole di lavoro prodotta e per la superiorità dimostrata.La ripresa per essi si apre bene perché al 54° di Juventus-Lecce Nedved fa centro con un bel sinistro in corsa di prima intenzione dai 20 metri sebbene tale segnatura non coincida col raddoppio in quel del Galeazzo Ciano che quindi torna a sperare poco prima del 60° ancora per due iniziative dei romanisti Totti e De Rossi di fatto gli unici a impensierire Buffon almeno prima del posticipo Genoa-Sampdoria in cui saranno di scena Pazzini e Sammarco.Al 56° il marito di Hilary Blasi si vede respingere dal portiere bianconero il rasoterra e tre minuti più tardi è “la bestia” a sfiorare il pari con un gran calcio di punizione dai 25 metri sul quale proprio Buffon è bravo a volare e a deviare la palla in corner.Il pericolo corso non scuote comunque la solidità dei lariani abili gestire la situazione addormentando il gioco a centrocampo per poi però destarsi e affondare il colpo nel momento opportuno.Momento opportuno che sembra arrivare al 65° quando Pellissier s’invola bene in contropiede sulla sinistra,entra in area e sta per scoccare il tiro in porta quando però c’e il notevole recupero di Juric bravo a rifugiarsi in corner.Un minuto più tardi però il 2 a 0 è cosa fatta e lo è grazie al tracciante dalla destra di Milito che pesca Nedved il quale entra in area e calcia di sinistro con Navarro che riesce si a toccare la sfera ma non a impedire che finisce in rete.E’ il gol che sembra mettere la parola fine al match anche perché gli uomini di Crippa appaiano stanchi,svuotati e senza idee e non basta la buona volontà di gente come Juric,Ambrosini e Zambrotta che non ci stanno ad arrendersi ma di fatto alla fine vengono sommersi dal naufragio della squadra che rischia ancora all’82° quando Pato si libera bene al limite a fa partire un insidioso sinistro rasoterra disinnescato dall’intervento in tuffo di Navarro che respinge.Il posticipo Genoa-Sampdoria ha moltissimo da offrire al match del Galeazzo Ciano anche perché in esso ci sono proprio i due centravanti delle due squadre liguri.Uno di questi è il casatese Pazzini che spreca subito una buona chance calciando alto d’interno destro da centro area e qualcosa di molto simile toccherà più tardi all’altro doriano-casatese Sammarco che calcerà alto di prima intenzione quasi all’altezza del limite dell’area piccola sciupando così un’altra nitida occasione.In mezzo a questi due lampi blucerchiati c’e però l’uragano Milito che fa danni nella difesa della squadra di Mazzarri e in quella del Crippa team.Il suo gran destro rasoterra dal limite viene deviato in corner dal portiere e sul susseguente tiro dalla bandierina è lo stesso numero 22 genoano a depositare in rete da pochi passi dopo una deviazione a centro area di un compagno.Nel finale del derby della lanterna l’ex Saragozza realizza altre due reti ma la prima di queste in fuorigioco ed è proprio quella che va a sparire fantacalcisticamente parlando:in pratica è come se la Lega-ti al palo cancellasse il macroscopico errore dell’assistente che non alza la bandierina.Il 7 portato a casa da Juric consente ai casatesi di toccare quota 66 e quindi la fascia 1 ed è proprio al numero 28 genoano che viene attribuita la rete della bandiera della compagine di Crippa che chiude il campionato male con due sconfitte consecutive che fanno si che non si vada oltre il settimo e penultimo posto in classifica.La squadra proverà a riscattarsi in coppa e domenica prossima nell’ultima giornata del girone riaffronterà,sempre a Casatenovo,proprio il Postillonage.Entrambe le squadre sono qualificate ma c’e da decidere chi sarà a passare come prima e i canturini hanno il vantaggio di avere due risultati su tre a disposizione.Ma la squadra canturina è in ripresa(due vittorie nelle ultime tre gare di campionato,tre nelle ultime cinque)dopo un periodo non felicissimo e siamo sicuro che proverà comunque a vincere.MIGLIORE IN CAMPO SKY:MILITO(POSTILLONAGE)

Chiudiamo con quello che è l’unico pareggio di giornata oltre che l’ultimo derby lariano del campionato 2008-09 ovvero quello tra Titty Twister e Festividad che con questo 2 a 2 chiudono rispettivamente al quinto e al sesto posto in classifica.Il pareggio è assoluto a livello netto visto che gli unici due punti di divario tra l’undici di Leoni(74) e quello del duo Moretti-Mascheroni(72) sono determinati dal fattore campo.Parità totale quindi ma volendo vedere bene è un risultato che serve poco a entrambi visto che la vittoria del Postillonage sull’Ammazza che zozzeria rende questo pari dannoso per i padroni di casa,che si vedono soffiare in extremis il quarto posto,e ininfluente per gli ospiti che sarebbero stati sesti anche perdendo.Equilibrio totale per numero di gol fatti dagli attaccanti(doppietta di Quagliarella da una parte,reti di Miccoli e Jeda dall’altra),per numero di centrocampisti che portano a casa un 7 in pagella(Kuzmanovic da una parte e Zanetti dall’altra) e per numero di attaccanti che portano invece a casa un poco onorevole 5(Del Piero e Floccari).I campioni di lega edizione 2007-08 vincono però sia la gara degli assenti(8 contro 7) che quella dei rimpianti:Maccarone,in gol in questa giornata,lasciato in panchina ed è un peccato perché il suo ingresso in due casi su tre,ovviamente non al posto di Quagliarella(13),avrebbe consentito di raggiungere vittoria e quarto posto.Se il senese fosse stato messo al posto di uno tra Di Vaio(5,5) e Del Piero si sarebbe infatti superato quota 76 ma invece così non è stato e la squadra ha finito col pagare l’esclusione di Bigmac e forse anche qualche assenza di rilievo tra difesa(Bizzarri,Antonioli,Molinaro,Tonetto e Garics),centrocampo(Caserta e Pizarro) e attacco(Corradi).Davanti ad Amelia,unico portiere disponibile,troviamo il ripescato Cristian Zenoni che si piazza a sinistra con Grygera a destra e Contini,altro ripescaggio,a fungere da perno centrale.Nessuno di essi,portiere compreso,riesce a portare a casa quella sufficienza che a centrocampo invece trovano tutti dal 6 della mezzala destra Vergassola all’8 del regista Fabio Simplicio passando per il 6,5 del trequartista Seedorf e il 7 della mezzala sinistra Kuzmanovic.Rombo di centrocampo quindi convincente e convincente è anche il tridente offensivo ospite grazie soprattutto all’ingresso di Jeda(9),al posto di un Cruz non sceso in campo nel secondo anticipo Inter-Lazio,e all’11 di Fabrizio Miccoli che coprono la giornata no di Sergio Floccari.A centrocampo c’e il ritorno di Camoranesi che agisce sulla fascia destra con Javier Zanetti che scala a sinistra e la coppia Pirlo-Brighi a completare lo schieramento a 4 in linea.In difesa da destra a sinistra troviamo Cordoba,Cannavaro e Mellberg e alle loro spalle il portiere Artur sostituto nella Roma e nel Festividad dell’infortunato Doni:gli altri assenti in casa comasca sono Juan,Coda,Chiellini,Antonini e Di Natale oltre al già citato Cruz.Tatticamente parlando non abbiamo quindi dei 3-4-3 speculari visto che Leoni non ha esterni di ruolo a centrocampo e per quanto concerne la spinta sulla fasce si affida ai terzini mentre dall’altra parte succede la cosa contraria con due esterni di difesa più marcatori puri che fluidificanti e due veri e propri centrocampisti esterni:in pratica i duelli sulle fasce sono quindi quelli tra Camoranesi e Zenoni e tra Zanetti e Grygera.Entrambi gli attacchi si affidano a un pivot centrale affiancato da due punteri per così dire più mobili e la boa dei padroni di casa è Marco Di Vaio protagonista dell’anticipo delle 18 tra Bologna e Reggina.L’ex parmense ci prova prima con un destro a incrociare impreciso,poi con una girata dal lato corto sinistro dell’area(centrale a parato senza problemi) e infine con una girata rasoterra dall’interno dell’area anch’essa neutralizzata dal portiere.Nemmeno il suo compagno di reparto Del Piero sembra molto incisivo sotto porta a giudicare dal calcio di punizione dai 25 metri la cui traiettoria sorvola la traversa al minuto 6.A tenere alta la bandiera dell’attacco canturino ci pensa un Fabio Quagliarella decisamente in grandi condizioni anche se il destro della distanza dell’ex doriano al 7° finisce ampiamente oltre la traversa.Il numero 27 udinese è comunque in partita fin dalle prime battute e già all’11° obbliga Artur al grande intervento per deviare in corner la sua fiondata di destro di prima intenzione dal limite dell’area.Dopo un inizio difficile il Festividad esce dal guscio grazie all’incisività di Zanetti sulla destra,all’apprezzabile lavoro di Pirlo in cabina di regia e soprattutto alla vitalità della coppia Miccoli-Jeda in attacco.L’attaccante del Palermo al 17° chiude un bello scambio volante con Floccari dettando il tiro all’atalantino la cui volee d’interno sinistro dal limite è però troppo alta e 8 minuti più tardi lo stesso Miccoli prova a fare tutto da solo inserendosi bene in area dalla sinistra e calciando bene rasoterra sul primo palo.L’intervento di piede di Artur porta a un calcio d’angolo battuto dallo stesso Miccoli che pesca in area Mellberg:lo svedese impatta bene il pallone ma la sua conclusione finisce sul fondo.Tra il 32° e il 35° sale di nuovo in cattedra Floccari e nel primo caso lo fa ancora con una conclusione al volo dal limite che esce ma non di molto al contrario del successivo tentativo,palla a terra,che finisce altissimo.Il centravanti nerazzurro nelle conclusioni non appare efficacissimo ma non convince molto neanche come presenza in campo visto che non riesce a mettere più di tanto in difficoltà la difesa avversaria tutt’altro che in grandissima giornata.Ben altra impronta al match riesce a darla Fabrizio Miccoli che al 38° si procura e calcia in maniera magistrale d’esterno destro un calcio di punizione dai 25 metri in posizione centrale:il tocco del giocatore è eccellente e la palla s’infila alle spalle di Amelia per la gioia del per la verità non nutritissimo settore ospiti.Il finale di primo tempo è intenso con azioni da gol da una parte e dall’altra e la prima di queste arriva al minuto 40 quando Del Piero converge bene palla al piede dalla sinistra ma cincischia troppo al momento di concludere indeciso se tirare o cercare di servire Di Vaio e la difesa ospite riesce a rimediare.Al 41° Miccoli cerca la doppietta con un destro forte da posizione defilata che trova la pronta respinta di Amelia e nel giro di un minuto si passa dal possibile raddoppio del Festividad al pareggio della Titty Twister.A realizzarlo è Quagliarella al termine di un’azione un po’ confusa:sul cross dalla sinistra di Kuzmanovic c’e un tocco di testa in area di Fabio Simplicio con palla che finisce tra Cannavaro e Di Vaio che si contrastano a vicenda e la palla rimane a centro area consentendo al numero 27 udinese di realizzare con un destro di prima intenzione.Sull’onda dell’entusiasmo i padroni di casa per poco non completano subito la rimonta visto che è il palo a respingere la bella punizione a giro quasi dal vertice sinistro dell’area di rigore calciata da Alessandro Del Piero.Pinturicchio però al pari dell’altro juventino Camoranesi viene lasciato negli spogliatoi da Claudio Ranieri nell’intervallo di Juventus-Lecce e così vengono tolti due protagonisti di questo fantamatch che sull’1 a 1 ci rimane ben poco.Dopo tre minuti della ripresa la squadra della coppia Moretti-Mascheroni si porta nuovamente in vantaggio e ancora grazie ad una rete proveniente da Palermo-Cagliari.A realizzarla è Jeda bravo a incornare imperiosamente in rete un cross dalla destra che nella finzione fantacalcistica potremmo attribuire allo scatenato Miccoli.Dall’altra parte invece l’inarrestabile è Fabio Quagliarella che al 56° cerca di raddrizzare nuovamente il risultato colpendo bene di prima intenzione sul cross dalla destra di Vergassola ma la sua bella girata sul primo palo finisce di poco oltre il secondo.Nella Titty Twister c’e la crescita del centrocampo e in particolare di Fabio Simplicio e Kuzmanovic che si fanno apprezzare anche negli inserimenti offensivi oltre che dare una mano a Vergassola in fase di contenimento.Il numero 22 viola per la verità al 64° per poco non infila la propria porta nel tentativo di anticipare di testa Jeda ma per sua fortuna la palla termina sul fondo e quindi in calcio d’angolo.Gli uomini di Leoni sono comunque in partita e non ci stanno a perdere e per questo nella fase centrale della ripresa si portando in avanti con una certa continuità riuscendo anche a cogliere i frutti al minuto 74.A realizzare il 2 a 2 è ancora Quagliarella bravo a sfruttare una disattenzione difensiva ospite inserendosi in area e evitando brillantemente Mellberg prima di battere Artur con un tocco da biliardo ovvero un interno destro che tocca la parte interna del palo di destra prima di terminare in rete.Floccari e soci concludono il loro campionato col secondo pareggio consecutivo(erano state solo tre le X nelle prime 26 giornate) ma il sesto posto finale è un traguardo magari non da buttare ma nemmeno esaltante.Domenica prossima ci sarà l’ultima giornata del girone di coppa ma i comaschi sono già eliminati e possono al massimo togliersi il lusso di chiudere la stagione battendo i campioni di Lega del Marekaibo anch’essi già eliminati.E’ ancora in corsa per le semifinali invece il Leoni team che dopo aver chiuso male(un solo punto nelle ultime tre gare e due nelle ultime cinque nelle quali non è arrivata alcuna vittoria)il campionato proverà a riscattarsi ottenendo la qualificazione in coppa.Per farlo dovrà battere il Belen Rodriguez e sperare che il Nickpiedecaldo non faccia lo stesso in casa della già promossa Matriosvald.MIGLIORE IN CAMPO SKY:QUAGLIARELLA(TITTY TWISTER)








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