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COMMENTO FINALE DI COPPA

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2009 14:34
26/05/2009 14:34
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Per la prima volta nella storia della Lega-ti al palo ci vogliono i calci di rigore per determinare la vincitrice della coppa.A spuntarla è una rimaneggiata Matriosvald che supera in questo modo la resistenza della Titty Twister dopo l’1 a 1 maturato nei tempi regolamentari.Gli errori dal dischetto dei napoletani Contini e Blasi condannano i canturini e spalancano ai concorezzesi le porte per un successo meritato sia per quanto fatto fino al 90°(le due reti tra l’altro arrivano nei minuti finali quando la gara sembrava scivolare verso lo 0 a 0)e più in generale in questa edizione della coppa nella quale sono stati sempre protagonisti.La maggiore freddezza dagli 11 metri degli uomini di Carbone è anche per così dire reale visto che viene toccato quota 70 grazie alla realizzazioni su rigore di D’Agostino e Mascara nella 37° giornata di A anche se il mancato raggiungimento della fascia 2 fa si che la rete dell’udinese vada a sparire(9,5 contro il 10 del catanese).I due però comunque si confermeranno nella serie finale di rigori che deciderà poi l’assegnazione della coppa che sfugge agli uomini di Leoni non in grado di andare oltre un non esaltante 66,5 nonostante il 14,5 di un rivitalizzato Del Piero autore di due gol,ovviamente solo una effettiva anche a livello fantacalcistico,e un assist in Siena-Juventus.La differenza in negativo la fanno le insufficienze pesanti dei due partenopei sopraccitati,del doriano Gastaldello e del portiere Amelia anche se questo scaturisce da due reti incassate in un Atalanta-Palermo da cui gli avversari traggono il 3,5 di Consigli peggiore in campo in assoluto.Essa è però l’unica insufficienza grave dei concorezzesi per il resto caratterizzati da un paio di 5,5 e molti 6:viene così spiegata la differenza rispetto ai lariani bloccati da ben sei insufficienze una delle quali arriva direttamente dalla panchina.Si tratta dell’unico cambio forzato di tutto l’incontro e nello specifico riguarda Manuele Blasi subentrato col suo poco onorevole 4 a un Caserta non valutato dalla Gazzetta in Lecce-Fiorentina in quanto in campo solo nei minuti conclusivi.L’ex rosanero si va ad aggiungere alla lista di indisponibili che già vedeva la presenza dei centrocampisti Liverani e Kuzmanovic,dei difensori Tonetto,Garics,Grygera e Molinaro e del portiere Bizzarri.Blasi va a piazzarsi sul centro-sinistra di un rombo completato dalla mezzala-destra Vergassola,dal vertice basso Fabio Simplicio e dal trequartista Seedorf posto alle spalle del tridente offensivo Del Piero-Di Vaio-Quagliarella.In porta Amelia viene preferito ad Antonioli e nelle sue più immediate vicinanze oltre al giù citato Contini ci sono Gastaldello e Cristian Zenoni.Rimangono quindi in panchina per scelta tecnica i due ex udinesi ed ex concorezzesi Pizarro e Iaquinta un tempo pupilli di Mister Carbone(che li aveva simpaticamente ribattezzati rispettivamente “Sandokan” e “Marcia in Più”) costretto nella circostanza ad operare in piena emergenza al momento di fare la formazione.Sono infatti ben 10 gli indisponibili visto che a quelli per così dire di lungo corso(Maicon,Adriano,Carrozzieri,Maggio e Bellucci) e ai genoani Biava e Palladino,fermatisi di recente,si aggiungono gli infortunati dell’ultima ora Panucci e Cavani e anche un Dejan Stankovic tenuto a riposo da Mourinho dopo la conquista dello scudetto.Il turn-over dello special one ha però il merito di restituire una titolarità e quindi una definita utilizzazione fantacalcistica a Marco Materazzi che debutta in questa edizione della coppa indossando ovviamente la fascia di capitano della Matriosvald.La formazione è però praticamente obbligata perché dei 12 giocatori di movimento a disposizione solo 11 partono come titolari nei rispettivi match e uno di questi,Fini,in teoria dovrebbe essere colpito dalla regola del Vinzo visto che è in programma Cagliari-Inter.La non titolarità di Sculli in Torino-Genoa spinge Carbone ad affidarsi a un 4-3-3 senza possibile alternative in panchina per quel che concerne difesa e attacco.In porta c’e Consigli che viene preferito a Curci e a un Marchetti frenato dalla regola del Vinzo e questa di fatto è l’unica scelta tecnica che il presidente di lega può permettersi vista la situazione che porta anche a inserire in formazione un Francesco Cozza caratterizzato dal 6 politico visto che era impegnato in un Lazio-Reggina giocato Mercoledì 20 Maggio e quindi con oltre 48 ore d’anticipo rispetto a Domenica 24.Il numero 10 amaranto viene schierato sul centro-destra in un centrocampo completato dal fantasista Doni e dalla mezzala sinistra D’Agostino.Sul binario mancino c’e anche Vargas schierato come terzino di spinta in una difesa completata poi dai più statuari Materazzi,Portanova e Manfredini con quest’ultimo spostato sulla fascia destra.Difesa obbligata così come il tridente d’attacco nel quale Mascara agisce,esattamente come nel Catania contro il Napoli,alle spalle di due punte pure che sono Gilardino e Vucinic.L’utilizzo di Cozza fa si che questo fantamatch in qualche modo inizi addirittura alle 19.30 di Mercoledì 24 Maggio ora d’inizio di un Lazio-Reggina nel quale proprio il capitano reggino va vicino al gol al termine di un’azione convulsa in area capitolina ma ovviamente l’eventuale segnatura non avrebbe avuto alcun significato a livello fantacalcistico.Il primo spunto delle gare domenicali è una punizione di Doni dai 25 metri con palla che termina sul fondo senza che sia necessario l’intervento di Marco Amelia sia in Atalanta-Palermo che al Monumental di Seregno teatro di questa finalissima.E’ il 6° e 7 minuti più tardi si manifesta nuovamente un particolare intreccio calcio-fantacalcistico a tinte bianconere già verificatosi nell’ultima sfida di campionato tra Carbone e Leoni.Al 13° di Sampdoria-Udinese(allora il match era Chievo-Udinese) Quagliarella approfitta di un errore di un difensore doriano per puntare la porta trovando il fallo dell’avversario in questione ma l’iniziativa a conti fatti gli si ritorcerà contro visto che a realizzare il susseguente rigore è il concorezzese D’Agostino.La realizzazione sblocca solo lo 0 a 0 del Marassi e non quello del Monumental per i motivi già espressi ma è chiaro che essa serve a Cozza e soci per mettere le basi per il successo che poi maturerà a fine partita.In tema di gol veri ma non a livello di Lega-ti al palo al 18° di Siena-Juventus c’e la punizione bella e vincente di Alessandro Del Piero che però vale solo per il vantaggio della squadra torinese.Tra l’altro tre minuti primo il bianconer-canturino Iaquinta aveva sciupato una buona occasione facendosi chiudere dal portiere Curci anziché tentare l’assist per un meglio posizionato Del Piero:errore che a lungo andare non sarà dannoso per la squadra di Ferrara ma per quella di Leoni invece si.Al di la dei singoli episodi la Matriosvald inizialmente appare più tonica,con più voglia di vincere e anche messa meglio tatticamente con un centrocampo ad alto tasso qualitativo che supplisce all’inferiorità numerica,il reparto avversario si schiera a 4,con le continue sovrapposizioni sulla sinistra di Manuel Vargas e anche talvolta con l’arretramento di un mobilissimo Mascara.Questi ultimi due,già compagni nel Catania l’anno scorso,al 19° confezionano una sorta di schema per battere una punizione dai 25 metri con l’attuale numero 7 etneo che alza il pallone per l’esterno viola la cui volee è però altissima.Un minuto dopo sull’altro fronte Di Vaio s’inserisce bene in area ma viene chiuso in corner dal tempestivo intervento di Materazzi:nella realtà di Chievo-Bologna tale chiusura viene fatta da Yepes che opera una sorta di vendetta indiretta dell’Ammazza che zozzeria sulla Titty Twister visto che i casatesi sono stati eliminati in semifinale proprio dai lariani.Sempre dal match del Bentegodi arriva al 24° la combinazione tutta canturin-bolognese Zenoni-Di Vaio col primo che cross dalla destra per il secondo il quale gira di testa verso la porta ma senza inquadrare il bersaglio.Il vero protagonista la davanti è però un Del Piero in giornata di grazia che al 29° torna di nuovo a rendersi pericoloso girando di destro di prima intenzione un cross dalla sinistra di Fabio Simplicio rifinito dalla torre aerea di Quagliarella:palla oltre la traversa.La gara è godibile,i tatticismi lasciano subito spazio alle emozioni con le due compagini che giocano a viso aperto e con i concorezzesi più votati al gioco di squadra a differenza degli avversari troppo legati all’estro e alle iniziative di Del Piero.L’ultimo quarto d’ora di primo tempo regala altre importanti occasioni da rete come la bella incornata di Doni che al 31° sfiora la porta ben imbeccato da un cross dalla sinistra di Vargas e cinque minuti più tardi la chance è ancora più ghiotta.D’Agostino lancia benissimo in contropiede Gilardino il quale s’invola palla al piede ma una volta arrivato all’altezza del limite dell’area di rigore sbaglia a dosare il “tocco sotto” di destro col pallonetto che elude sia la chiusura di Gastaldello che l’uscita di Amelia ma che si perde oltre la traversa.Al 38° per poco l’errore non viene pagato a caro prezzo visto che Del Piero è bravissimo a inserirsi in area ma quando sta per battere a rete c’e l’intervento decisivo di Portanova,sia in Siena-Juventus che in questo fantamatch,che esce anche con eleganza dall’area palla al piede come il Beckhenbauer dei giorni migliori.Tra i concorezzesi più motivati ci sono senza dubbio i due viola Vargas e Gilardino protagonisti dell’ultimo spunto di cronaca del primo tempo al minuto 41:su uno spiovente da destra l’attaccante di Biella lascia sfilare il pallone favorendo il sinistro di prima intenzione dell’ex catanese,il portiere respinge e poi lo stesso Vargas serve di nuovo Gilardino il cui tiro viene murato in corner da Vergassola.La prima parte della ripresa è invece leggermente favorevole agli uomini di Leoni che provano a sfruttare la loro componente bianconera ad esempio con un destro di prima intenzione dai 25 metri dello juventino Del Piero tra l’altro effettuato nella realtà del Franchi su sponda aerea dell’altro canturino Iaquinta e bloccato da un altro bianconero,ma concorezzese a livello di Lega-ti al palo,ovvero il senese Curci.E’ il 49° e nei successivi dieci minuti è invece l’udinese Quagliarella a farsi vivo un paio di volte prima con un tocco misura bloccato in uscita da Consigli e poi con un sinistro murato in corner da Manfredini.Tra l’altro nella realtà di Sampdoria-Udinese dal tiro deviato dell’ex ascolano nascerà il corner che D’Agostino pennellerà sulla testa di Felipe per quello che sarà il 2 a 2 dei friulani:in pratica Quagliarella riesce a favorire ancora il suo compagno calcistico ma avversario fantacalcistico che non si vedrà riconosciuto l’assist,in quanto avvenuto da calcio da fermo,ma sicuramente ne trarrà beneficio a livello di voto in pagella.Lo stesso D’Agostino al 64° serve centralmente Doni che carica il destro rasoterra dai 23 metri trovando la grande deviazione in corner di Amelia sia in Atalanta-Palermo che in questo fantamatch.Gli uomini di Carbone iniziano però a sentire la stanchezza,pungono meno in attacco rispetto al primo tempo e rischiano anche di dover soccombere contro uno strepitoso Del Piero di nuovo molto attivo nella fase centrale della ripresa.Al 68° Pinturicchio ci prova ancora su punizione,zona centro-sinistra e non molto distante dell’area,ma la traiettoria viene bloccato da Consigli al Monumental e in Siena-Juventus dell’altro portiere concorezzese Curci bravissimo poi sei minuti più tardi a negare il gol allo stesso Del Piero con una grande uscita bassa dopo che il numero 10 bianconero aveva potuto sfruttare un rimpallo fortunato per avvicinarsi minaccioso alla porta.A parte qualche piccolo sbandamento la Matriosvald comunque regge con Manfredini e Cozza che stanno abbastanza bloccati sulla destra per impedire alla squadra di soffrire gli allargamenti di Del Piero.A destra ci pensa il suo Vargas-D’Agostino ad arginare le avanzante di Zenoni unico vero uomo di fascia lariano visto che a centrocampo ci sono solo centrali di ruolo con Vergassola e Blasi che giocano esterni nel rombo ma di fatto sono più mediani che incursori.D’agostino collabora poi con Doni e Mascara nella costruzione della manovra che però non trova sbocco in Gilardino e Vucinic molto poco incisivi la davanti.Dopo un gol giustamente annullato a Fabio Simplicio,che all’87° devia in rete una punizione dalla destra beffando doppiamente Consigli(anche a Bergamo) ma lo fa partendo da una chiara posizione di offside,il terzetto concorezzese sopra citato confeziona l’azione del vantaggio.Sulla verticalizzazione in area di Doni è Mascara a eludere l’intervento di Blasi prima di servire D’Agostino il quale viene atterrato in area da Contini con l’arbitro che indica il dischetto:ci sono punti in comune con la realtà visto che al Massimino Mascara tocca in area per un compagno messo a terra da un giocatore del Napoli.Dagli 11 metri va lo stesso numero 7 catanese che calcia sotto la traversa quello che sembrerebbe il gol partita.Sembrerebbe perché all’89° su un lungo lancio delle retrovie Del Piero scatta bene approfittando della distrazione della difesa concorezzese,entra in area e dribbla Consigli(in Siena-Juventus un Curci che non riesce quindi a ripetersi e a essere utile al suo team fantacalcistico) prima di appoggiare in rete il pallone dell’1 a 1.Il destro dalla distanza,palla a lato,di Di Vaio al 91° fa calare il sipario sui tempi regolamentari e nell’extra time non accade più nulla di rilevante col verdetto finale che quindi viene lasciato ai rigori.La Matriosvald parte male perdendo la sfida dei portieri(Amelia segna ma poi Consigli sbaglia) ma recupera col successivo errore di Contini(Consigli si riscatta parando il penalty dell’ex parmense) e la perfetta realizzazione del freddissimo Marco Materazzi che da vero capitano si prende la responsabilità di calciare.L’errore di Blasi,palla alta,costringe poi i canturini a dover inseguire ma non bastano le reti di Vergassola e Di Vaio perché dall’altra parte fanno centro anche Manfredini e Vergassola.Mascara si ritrova quindi nella stessa situazione di Shevchenko nella finale di Champions 2003,di Dabo nella recente finale di coppa Italia e soprattutto di Fabio Grosso alle ore 22.43 circa di quell’indimenticabile 9 Luglio 2006.Il numero 7 non tradisce e dopo quello realizzato nei tempi regolamentari si ripete facendo esplodere la festa concorezzese.Il Carbone team chiude con cinque successi consecutivi,anche se quest’ultimo arriva solo ai calci di rigore,la sua grande stagione.In coppa non è intervenuta la sfortuna che ha invece penalizzato Stankovic e soci in campionato ma comunque rimane la soddisfazione del primo titolo per il tecnico calabrese mai vincente finora sia nella Lega-ti al palo che nelle quattro edizioni di Bicocca’s league a cui aveva partecipato.Delusione invece per la Titty Twister cui non basta aver tenuto testa alla squadra più in forma del momento e a conti fatti la migliore dell’intera annata.Un grande Del Piero non è bastato e per Leoni Orsenigo c’e la dura realtà degli sssero tituli:-) stagionali,sia a livello calcistico che fantacalcistico,con cui fare i conti.MIGLIORE IN CAMPO SKY:DEL PIERO(TITTY TWISTER)

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