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 LEGA-TI AL PALO
 
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COMMENTO SEMIFINALI DI COPPA

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2011 15:16
12/05/2011 15:16
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Sono Disco Inferno e Marçeloneto’o i corrispettivi a livello di Lega-ti al palo di Palermo e Inter finaliste della coppa Italia 2010-11.Esattamente come la compagine di Delio Rossi anche quella di Lietti avrà la possibilità di concludere con la conquista di un prestigioso trofeo una stagione altalenante e allo stesso tempo la squadra di Guagnini esattamente come quella di Leonardo potrà provare a coronare un’ottima annata migliorando in coppa il secondo posto ottenuto in campionato(anche quello in serie A dei nerazzurri sembra infatti molto probabile).I canturini accedono alla finalissima aggiudicandosi ai calci di rigore,in 10 contro 11,il derby lariano contro lo Scarsi Forte mentre i meneghini ci arrivano grazie al successo per 1 a 0 contro l’O Profeta.Per la seconda volta nella storia della Lega-ti al palo(era accaduto solo nella prima stagione) avremo una finale di coppa giocata tra le 2 squadre che facevano parte del girone B nella fase iniziale.

L’unica rete realizzata in queste semifinali porta la firma di Luis Jimenez(10) il cui sigillo in Cagliari-Cesena serve ai bianconeri per centrare una salvezza quasi matematica e al Marçeloneto’o per superare l’O Profeta e raggiungere quindi quella che di fatto è la prima finale di coppa centrata da Guagnini.Il tecnico meneghino taglia meritatamente questo traguardo visto che il suo 69,5 supera di ben 7 lunghezze il 62,5 dei vedanesi ai quali per evitare la sconfitta non basta la rete di Gilardino(9,5) in Inter-Fiorentina e nemmeno l’assist di Rodrigo Palacio(6,5) per la rete di Floro Flores in Genoa-Sampdoria.Il gol del Gila e l’assist del numero 8 rossoblu non ritrova diciamo controvalore in termini di Lega-ti al palo esattamente come la rete di Alessandro Matri(9,5) dato che i milanesi non centrano la fascia 2 e questo per via del rigore fallito da Mauro Zarate(3) in Udinese-Lazio.Anche l’argentino e anche Samuel Eto’o(8) realizzano assist in questa giornata e tali assist fanno lievitare il fantapunteggio di un attacco praticamente obbligato per Guagnini visto che Crespo è infortunato,Paloschi non scende in campo in Genoa-Sampdoria e Maxi Lopez entra solo nei minuti finali di Brescia-Catania senza ricevere alcuna valutazione dalla Gazzetta.Nell’elenco degli inutilizzabili ci finiscono anche gli infortunati Cordoba e Jankulovski e di fatto anche un Jeremy Menez schierato titolare dai meneghini ma non sceso in campo nell’anticipo Roma-Milan col suo posto che fantacalcisticamente parlando viene preso da Claudio Marchisio il quale rende juventina per quattro undicesimi e bianconera per sei undicesimi una formazione caratterizzata dalla presenza di 5 insufficienze.3 di queste riguardano gli juventini Chiellini(5),Aquilani(5,5) e lo stesso Marchisio(5,5) con l’ex viola che limita l’apporto numerico di una retroguardia contraddistinta da un altro 5 pieno,quello di Biava,e dalla sufficienze secche di Zapata e del portiere Julio Cesar.6 in pagella anche per un avversario calcistico di giornata del portiere brasiliano ossia il fiorentino Montolivo che completa un 3-4-3 come di consueto votato all’offensiva e con un centrocampo di qualità che ancora una volta si schiera a rombo con gli juventini che agiscono da mezzali ai lati dell’asse centrale formato dallo stesso regista viola e da Jimenez.Quest’ultimo agisce praticamente sulla stessa linea dei 2 attaccanti esterni,Zarate ed Eto’o,di quello che alla fine finisce per essere una sorta di 3-3-3-1 nel quale Aquilani e Marchisio operano da interni difensivi a protezione della retroguardia in fase di possesso palla avversario.3-4-3 a trazione anteriore anche per l’O Profeta che in attacco punta sui 2 grandi ex dell’incontro ovvero Alberto Gilardino e Alexandre Pato(5) con la rete calcistica del primo che come detto non trova riscontro a livello di Lega-ti al palo e questo anche per via delle 7 insufficienze totali di una formazione che deve rinunciare a 2 dei suoi 3 cagliaritani ossia lo squalificato Cossu e l’infortunato Nenè.L’unico sardo di maglia in campo è un Canini che prende un poco onorevole 5 esattamente come il suo compagno di reparto Munoz e ancora peggio va al portiere Eduardo(3,5) che ha pesanti responsabilità sul gol del momentaneo pareggio di Pozzi nel derby di Genova.Le altre insufficienze vedanesi sono il 5,5 di Hernandez che completa il tridente offensivo e i 5 di Hernanes e Ramirez che invece caratterizzano un centrocampo sulla cui fascia destra troviamo la sufficienza secca di Olivera.Su quella sinistra abbiamo invece il 6,5 del già citato Palacio e 6,5 è anche il voto di Benatia ossia l’unico a salvarsi in una difesa nel complesso deludente ma Gilardino a parte diciamo che è tutta la formazione a non dimostrarsi all’altezza della situazione per una semifinale di coppa.Tatticamente parlando possiamo dire che anche in questo caso abbiamo un centrocampo a rombo,asse centrale formato da Hernanes e Ramirez,ma con la differenza che i 2 esterni di centrocampo sono delle ali offensive che nei piani tattici di Meregalli hanno il compito di pressare e tenere sulla difensiva le 2 mezzali meneghino-bianconere Aquilani e Marchisio che possono rappresentare delle minacce quando provano a inserirsi in avanti.Anche per quanto concerne l’attacco i vedanesi decidono di piazzare sulle corsie esterne 2 sudamericani ossia Pato ed Hernandez tra l’altro entrambi impegnati negli anticipi del sabato e in particolare è l’uruguaiano ad essere chiamato in causa per primo nel match delle ore 18 tra Palermo e Bari nel quale va al tiro 3 volte ma mai in maniera efficacia.Nel primo caso infatti la sua girata di prima intenzione su cross dalla destra termina sul fondo e nelle altre circostanze le sue conclusioni da fuori vengono murate dai difensori avversari,una di queste tra l’altro dal suo compagno fantacalcistico Andrea Masiello che devia la palla in calcio d’angolo.Alla fine l’attaccante rosanero porta a casa un non esaltante 5,5 ma va anche peggio agli altri 2 vedanesi impegnati nel sabato calcistico ovvero Pato e Munoz i cui 5,5 diventano dei 5 per via di ammonizioni ricevute.Il brasiliano entra nella fase conclusiva di Roma-Milan e non fa in tempo a rendersi pericoloso provando a trovare il guizzo giusto per sbloccare lo 0 a 0 dell’Olimpico e quello di questa fantasemifinale ma quanto meno dal punto di vista calcistico Meregalli ha di che rallegrarsi visto che il pareggio ottenuto all’Olimpico consente ai rossoneri di poter festeggiare lo scudetto.Gli va decisamente peggio a livello di Lega-ti al palo visto che non rende certo felici 15,5 messo insieme dal terzetto diciamo pre-domenicale e tra l’altro la gara tra Roma e Milan non da buone notizie nemmeno a Guagnini che da essa trae la consapevolezza di dover sostituire a gara in corso un Menez non utilizzato da Miser Montella.In attesa di poter provare a sfruttare gli juventini impegnati nel monday night al centrocampo del Marçeloneto’o non resta che affidarsi alle geometrie di Riccardo Montolivo e all’imprevedibilità sulla trequarti di un Luis Jimenez in partita e tonico fin dalle prime battute di Cagliari-Cesena e quindi anche di questo fantamatch.Già nel primo quarto d’ora di gioco il cileno sa mettersi in mostra anche se al minuto 13 colpisce male di destro di prima intenzione dal limite dell’area svirgolando troppo un destro che si perde ampiamente sul fondo.In questa fase entrambe le compagini hanno effettivamente in campo solo 6 giocatori di movimento e diciamo che quella che riesce a sfruttarli meglio a livello di spunti offensivi è l’O Profeta che si rende pericoloso soprattutto con Alberto Gilardino che al 10° devia bene di destro al volo sotto misura un cross dalla destra di Olivera con palla che va a finire contro la traversa e quindi doppio sospiro di sollievo per Julio Cesar portiere a lui avversario sia nella realtà di Inter-Fiorentina che nella virtualità fantacalcistica.L’ex parmense ci riprova poi al 18° con un destro incrociato dal limite,rasoterra sul fondo,e 3 minuto dopo tocca invece a Hernanes provare a minacciare la porta meneghina con una bella giocata personale,ottimo pallonetto che scavalca Biava,conclusa con un interessante mancino dal limite dell’area che finisce fuori non di molto.La cronaca di questa semifinale torna a coincidere con quella del Meazza quando Samuel Eto’o,minuto 22,si procura un calcio di punizione da buona posizione ma poi lo spreca centrando la barriera e nemmeno il successivo tentativo del Marçeloneto’o(colpo di testa impreciso di Biava sugli sviluppi di un corner al 24°) richiede l’intervento di un Eduardo che rimane inoperoso per quasi tutta la prima frazione di gioco.Il Guagnini team fatica infatti a rendersi pericoloso e chiama in causa l’estremo difensore portoghese solo al 41° quando Jimenez dopo un rapido e pregevole scambio in velocità con Eto’o si presente in area di rigore dove viene frenato dalla tempestiva uscita bassa proprio di Eduardo che quindi non fallisce il suo primo vero intervento in questa fantasfida.Nel finale di prima frazione si fa notare anche un Ramirez fino a quel momento poco in partita e anche poco cercato dai compagni se non intorno alla mezzora quando Hernanes lo serve in area di rigore con un bel passaggio filtrante ma al numero 10 felsineo tocca lo stesso destino del suo avversario Jimenez ovvero quello di essere chiuso dalla prontissima uscita bassa del portiere avversario,in questo caso Julio Cesar,bravo a sbarrargli la strada nel momento decisivo.L’estremo difensore brasiliano vede poi sfilare oltre la traversa il calcio di punizione dello stesso Ramirez al 37° e al 43° di Inter-Fiorentina esce benissimo diciamo anche a livello reale visto come si oppone,sempre in uscita bassa,a; suo doppio avversario di giornata Gilardino anche se c’e da dire che l’azione era stata comunque fermata dal fischio dell’arbitro che aveva rilevato la posizione irregolare del centravanti viola.Nella ripresa il Marçeloneto’o riesce a trovare maggiore profondità offensiva sia a livello centrale con la coppia Montolivo-Jimenez sia sulle corsie esterne con gli attaccanti Eto’o e Zarate e proprio dell’argentino,destro altissimo dal limite dell’area al 50°,è il primo spunto offensivo assoluto della seconda frazione di gioco.La svolta del match arriva poco dopo ovvero nei 60 secondi che intercorrono tra il 53° di Inter-Fiorentina e il 54° di Cagliari-Cesena quando si passa al possibile 1 a 0 per i vedanesi all’1 a 0 effettivo dei milanesi.Andiamo con ordine a partiamo dalla grande occasione sprecata da Alberto Gilardino che al Meazza una volta servito in area dal suo avversario fantacalcistico di giornata Montolivo,che in questo modo rischia di essere deleterio per il proprio tecnico Guagnini,si gira molto bene mettendosi nelle condizioni di battere di destro da ottima posizione ma riesce incredibilmente a graziare doppiamente Julio Cesar mandando a lato il suo tocco d’esterno.Delusione per l’O Profeta che sul rovesciamento di fronte deve soccombere per colpa di un’altra ottima combinazione Eto’o-Jimenez col cileno che in questo caso riesce a beffare Eduardo in uscita con un preciso diagonale rasoterra dall’interno dell’area di rigore.I vedanesi accusano il colpo e ci mettono un po’ a riprendersi visto che per una decina di minuti buoni non accade nulla di rilevante con il taccuino delle occasioni da rete che torna a sporcarsi nuovamente solo al 65° quando un Benatia in proiezione offensiva trova il fondo sulla destra e produce un buon cross in area che viene deviato dal colpo di testa di Hernanes.La palla termina sul fondo ma l’azione appena descritta sta a indicare che la squadra di Meregalli non vuole arrendersi e che per provare a riequilibrare il risultato si affida anche alle sortite dei proprio difensori,in questo caso all’unico elemento di una retroguardia nella circostanza non impeccabile.Per la verità non lo è nemmeno quella del Marçeloneto’o che concede molto soprattutto per quanto concerne un Biava quasi sempre in difficoltà al cospetto di un frizzante Gilardino che avrà modo di rendersi ancora pericoloso nel quarto d’ora finale di S.Siro e quindi anche di questo fantamatch.Prima di arrivare a ciò però c’e la grande chance per gli uomini di Guagnini che possono portarsi sul 2 a 0 grazie ad un rigore fischiato per fallo di Canini su Matri ma dal dischetto Zarate calcia troppo centralmente d’interno destro favorendo la parata di Eduardo.E’ il 67° e 8 minuti dopo potrebbe arrivare la beffa per la compagine milanese visto che al 75° di Inter-Fiorentina Gilardino scatta sul filo del fuorigioco stoppa bene di coscia e trafigge Julio Cesar con un sinistro al volo dall’interno dell’area di rigore.Lo trafigge però di fatto solo a livello calcistico visto che la segnatura non ha,per motivi espressi in precedenza,alcun riscontro per quanto concerne la Lega-ti al palo e quindi non modifica il risultato di questa semifinale.Non lo modificano nemmeno le altre 2 sortite viola provenienti dal Meazza la prima delle quali è un destro rasoterra di prima intenzione dalla lunetta dell’area di Montolivo al minuto 81 con palla murata in fallo laterale da un difendente avversario che a livello reale è Cambiasso e che fantacalcisticamente parlando potremmo identificare in Benatia.Sullo stesso fronte calcistico ma sul versante fantacalcistico opposto Gilardino deve poi fare i conti ancora una volta con la tempestività del suo doppio avversario di giornata Julio Cesar bravo a stoppare la sua stoccata potenzialmente letale da pochi passi con un decisivo tuffo in scivolata che salva la porta di Inter e Marçeloneto’o.L’O Profeta insiste affidando ai rossoblu Canini e Palacio gli ultimi disperati tentativi di ottenere il pareggio ma prima il sinistro dal limite dell’area del difensore al minuto 88 di Cagliari-Cesena si perde sul fondo e poi la stessa identica fine tocca al colpo di testa dell’argentino che prova a deviare in rete un cross dalla destra nel corso del posticipo domenicale Genoa-Sampdoria.Da esso Meregalli trae il 6,5 dello stesso Palacio ma anche il 3,5 del portiere Eduardo e quel 10 complessivo non gli basta per centrare la fascia 1 ma c’e da dire che anche in caso di raggiungimento di fascia 1 e quindi di pareggio sarebbe arrivata comunque la sconfitta ai rigori visto che il tecnico vedanese ne azzecca solo uno(Benatia) e Guagnini invece 4.Al tecnico milanese basta e avanza il 26 del quartetto bianconero Chiellini-Aquilani-Marchisio-Matri impegnato nel posticipo del Lunedì tra Juventus e Chievo nel quale abbiamo la rete dell’ex cagliaritano,bel controllo e rasoterra vincente dall’interno dell’area su ottima imbucata del suo omonimo Del Piero,che non viene diciamo confermata a livello di Lega-ti al palo.Il Marçeloneto’o ha modo di sfiorare il raddoppio in altre circostanza la più clamorosa delle quali capita a Chiellini che su un corner dalla sinistra prolungato dal colpo di testa di un compagno colpisce di ginocchio a pochi pass dalla porta con palla che finisce sul palo.Poco dopo lo stesso numero 3 juventino produce un colpo di testa che è una sorta di via di mezzo tra un tiro in porta e un assist per Aquilani con Sorrentino(virtualmente parlando diciamo Julio Cesar) che mette d’accordo tutti,si fa per dire,respingendo e allontanando la minaccia.Lo stesso Aquilani prima della fine sfiora la porta con un bel destro al volo dal limite e in precedenza aveva avuto modo di provare il tiro altre 3 volte e nel primo caso il suo velenoso mancino dai 20 metri era stato reso ancor più insidioso dalla deviazione di un difensore avversario prima di essere deviato in corner dal portiere.Nel secondo caso l’ex Liverpool aveva invece sprecato una grande chance calciando male all’altezza del dischetto del rigore su invitante cross basso dalla destra con tocco al volo d’interno destro che fa rimbalzare il pallone sul terreno di gioco e quindi sul fondo.Il giocatore colpisce male anche quando successivamente tenta il destro di prima intenzione dalla trequarti e a completare il quadro delle sortite bianconero-meneghine segnaliamo un impreciso destro di controbalzo dai 20 metri di Claudio Marchisio.Il Marçeloneto’o conferma di essere in un buon periodo di forma(decima gara utile di fila tra campionato e coppa,5 vittorie e 5 pareggi negli ultimi 2 mesi e mezzo) e conquista con merito la finale di coppa,delusione invece per l’O Profeta che invece incassa la quattordicesima sconfitta stagionale ponendo fine alla propria serie positiva:3 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 5 giornate di campionato.Per Meregalli il pericolo “zero tituli” era stato comunque scongiurato con la vittoria della supercoppa di lega lo scorso Settembre,per Guagnini ora ci sarà la possibilità di coronare con un successo un’ottima annata.MIGLIORE IN CAMPO SKY:JIMENEZ(MARCELONETO’O)

Sicuramente particolare è la qualificazione del Disco Inferno che riesce a centrare la finale con le credenziali meno autorevoli della storia di questa competizione.Nessuno prima d’ora era riuscito ad accedervi con soli 9 punti(considerando il pareggio al 120° minuto in questa semifinale) e soli 8 gol all’attivo nelle 7 partite ad essa precedenti e tra l’altro anche a livello di fantamedia(in questo momento pari a 67,5) non avevamo mai avuto una finalista con una valore così ballo.Il passaggio del turno viene tra l’altro favorito dal fatto che Moretti non comunica in tempo la formazione e quindi a parità di fantareti realizzate,entrambe le contendenti rimangono all’asciutto da questo punto di vista,a Lietti basta azzeccare un rigorista su 5 per vincere dopo i tempi supplementari e nello specifico possiamo dire che il penalty decisivo ovvero l’unico realizzato è quello di Kucka la cui sufficienza secca nel derby genovese risulta determinante fantacalcisticamente parlando.Essa di fatto permette ai canturini di prevalere sui comaschi(il loro tecnico non comunica in tempo nemmeno i rigoristi il che fa considerare falliti tutti i tiri dal dischetto della sua formazione) visto che in caso di mancata sufficienza del centrocampista genoano la vittoria sarebbe andata allo Scarsi Forte che aveva un fantapunteggio migliore.In questo modo Lietti riesce invece ad avere la meglio nonostante appunto una prestazione aritmeticamente peggiore e nonostante un’inferiorità numerica dovuta alle molte assenze in mezzo al campo dove oltre che con la squalifica di Daniele De Rossi c’e da fare i conti con i mancati utilizzi di Thiago Motta,Pastore,Sculli e Rosina nei rispettivi club di serie A.Il tecnico canturino confidando in un recupero dell’acciaccato italo-brasiliano e non immaginandosi una situazione totalmente negativa in questo senso aveva optato per un 4-4-2 nel cui centrocampo a conti fatti finiscono per rimanere solo Ilicic e Krasic oltre al già citato Kucka che agisce da centrale in mezzo ai 2 per quanto concerne lo schieramento tattico di quello che per forza di cose diventa un 4-3-2.Lo sloveno porta a casa un 7 grazie ad un assist realizzato nel primo anticipo Palermo-Bari mentre il serbo finisce per essere una delle 5 insufficienze totali 3 delle quali riguardano altri 3 giocatori che come il serbo(4,5) erano stati indicati come rigoristi da Mister Lietti ossia Lichsteiner e Astori(5,5 per entrambi) che con la sufficienza secca del centrale Burdisso e il 6,5 del terzino sinistro Armero completano una retroguardia orfana degli infortunati Mexes e Pisano.In essa trova invece posto Sirigu(5,5 per via di un gol incassato in Palermo-Bari) che risulta fantacalcisticamente parlando non sufficiente al pari di Robert Acquafresca(5) titolare di un attacco nella circostanza costretto ancora a fare a meno di Amauri ma che ripropone dal primo minuto un Floro Flores(9) a segno nel posticipo domenicale Genoa-Sampdoria.Rete che non trova conferme a livello di Lega-ti al palo visto che i canturini si fermano a 60,5 venendo tra l’altro superati di 4 fantapunti netti dal 64,5 dello Scarsi Forte che pareggia anche la gara dei rimpianti lasciando fuori un goleador di giornata(Cambiasso) esattamente come l’avversario(che non inserisce un Kozak andato a segno in Udinese-Lazio) e viene facile pensare che il rammarico maggiore sia quello di Moretti che con il Cuchu in campo avrebbe potuto evitare l’eliminazione.Non l’avrebbe evitata solo se il 9,5 dell’argentino fosse stato messo al posto dell’8,5 di un Diamanti la cui segnatura nei minuti finali di Catania-Brescia non serve ne a livello calcistico, i lombardi sono comunque sconfitti e retrocedono matematicamente in B,ne a livello fantacalcistico e questo perché non basta avere un fantapunteggio complessivamente maggiore per via delle regola dei rigoristi che nei parametri discriminanti in caso di parità ha valenza superiore.Salta quindi la possibile terza finale in 5 anni e questo perché risulta nel complesso insufficiente la prestazione di una squadra che nella circostanza,causa il mancato cambio di formazione rispetto a quella della giornata di coppa precedente,deve ricorrere a tutte e 3 le sostituzioni per evitare di chiudere la gara in 10.In questa formazione ci sono infatti 2 campioni del mondo 2006 con origini calabresi e anche per questo ex concorezzesi fantacalcisticamente parlando ossia lo squalificato Perrotta e l’infortunato Iaquinta sostituiti rispettivamente da Rafinha(6) e da Ghezzal(5) unico attaccante in grado di subentrare da una panchina in cui troviamo l’indisponibile Okaka.Da essa deve subentrare anche il 5,5 di Portanova con l’ex senese che rileva un Balzaretti non sceso in campo in Palermo-Bari e tale 5,5 fa salire a 5(parità coi canturini anche da questo punto di vista) le insufficienze di una formazione alla quale per entrare in fascia 1 e vincere sarebbe stato inserire tra i pali Andujar(5) al posto di Boruc(3,5) cosa che Moretti avrebbe senz’altro fatto se avesse potuto visto che il catanese era di scena a Brescia mentre il viola al Meazza contro l’Inter.Se fosse stato nelle condizioni di poter cambiare formazione il vice presidente di lega avrebbe certamente reso più argentina(con Andujar,Cambiasso e Milito anche se poi avrebbe dovuto sostituire il Principe non schierato da Leonardo in Inter-Fiorentina) la sua squadra che per la terza volta consecutiva terminerà la stagione con zero trofei,anzi con zero tituli come direbbe qualcuno più in alto di noi e sicuramente caro allo stesso Moretti.Nel 4-4-2 comasco Ghezzal fa coppia in attacco con un Di Vaio che conferma di aver terminato in largo anticipo la propria stagione ottenendo lo stesso 5,5 preso anche da Lucio che con Thiago Silva(6,5) forma la coppia centrale tutta brasiliana di una difesa sulle cui fasce troviamo invece emiliani di maglia.Oltre al già citato Portanova abbiamo infatti Zaccardo che con Rafinha forma una corsia destra senza infamia e senza lode e porta anche a 2 il numero di parmensi nell’undici titolare:l’altro è Sebastian Giovinco(6,5) che con Hamsik(6) completa un centrocampo esaltato di fatto solo dall’esterno sinistro Diamanti.Anche nel centrocampo del Disco Inferno le cose migliori si vedono sull’out mancino dove stazionano Armero e Ilicic quest’ultimo in campo solo nei secondi 45 minuti del primo anticipo Palermo-Bari ma comunque in grado di produrre l’assist per la rete della vittoria rosanero e una bella percussione centrale chiusa con un sinistro dai 20 metri terminato di poco a lato.Dal sabato calcistico Lietti considerando il suo 7,il 5,5 dell’altro rosanero Sirigu e il 6 del giallorosso Burdisso trae un complessivo 18,5 al quale Moretti oppone l’11,5 del duo Thiago Silva col rossonero di scena nel secondo anticipo Roma-Milan e il barese che al Barbera entra solo nella ripresa ma va vicino a beffare sia calcisticamente che fantacalcisticamente Sirigu:a tu per tu col portiere riesce a superarlo con un tocco d’esterno destro ma più che un tiro finisce per diventare un assist per un compagno che non centra la porta togliendo all’ex senese anche il possibile +1 per l’assist.L’avvio di gara di questa semifinale è quindi abbastanza vibrante e la sensazione che il gol potrebbe arrivare abbastanza presto viene suffragata anche dall’inizio delle gare della domenica pomeriggio visto che già al minuto 6 di Brescia-Catania Alessandro Diamanti si rende pericoloso con una insidiosa botta mancina di prima intenzione dalla sinistra deviata in corner da un difensore avversario.Ancora più pericoloso sa essere da posizione analoga sessanta secondi dopo Giovinco bravissimo a rubare palla sulla trequarti e a scagliare un gran sinistro dai 20 metri che va a infrangersi contro l’incrocio dei pali.Sospiro di sollievo per la difesa canturina che inizialmente fatica a prendere le misure agli avanti avversari come dimostra poi anche il nuovo tentativo della scatenata Formica Atomica che all’11° chiude un’altra pregevole iniziativa personale con un destro dal limite stavolta facilmente parato a terra da Viviano a livello reale e da Sirigu per quanto concerne la Lega-ti al palo.Giovinco e Diamanti accendono la luce del centrocampo comasco nella circostanza orfano della sostanza e dell’abilità tattica di Cambiasso e Perrotta e per questo motivo a livello centrale tocca ad Hamsik sacrificarsi giocando più arretrato e agendo più in copertura rispetto al solito anche per aiutare la difesa quando viene aggredita anche dalle due ali Krasic e Ilicic.Si tratta comunque di qualcosa di molto virtuale almeno in questa fase nelle quale i 2 giocatori in questione non sono effettivamente in campo in serie A esattamente come i genoani Kucka e Floro Flores il che fa si che fra centrocampo e attacco il Disco Inferno tra le ore 15 e le ore 16.45 di Domenica 8 Maggio 2011 possa contare solo su Robert Acquafresca.L’ex atalantino tra il 15° e il 24° viene cercato in area per ben 3 volte da cross dalla fasce e in uno di questi casi il servizio risulta troppo lungo:incornata alta e “spizzata” imprecisa per un compagno invece nelle altre 2 situazioni.Fantacalcisticamente parlando potremmo attribuire tali cross ai terzini Lichsteiner e Armero tra l’altro avversari diretti,anche come posizione in campo,in un Udinese-Lazio nel quale sanno farsi vivi con sortite offensive rilevanti nel primo tempo.Il colombiano al 22° trova la profondità con una bella sgroppata sulla sinistra ma poi il suo cross viene bloccato dal portiere,lo svizzero al 23° e al 41° va via molto bene sulla destra ottenendo in entrambe le circostanza un calcio d’angolo.Un colpo di testa debole di Marco Di Vaio,parato senza problemi,al 39° di un Bologna-Parma che fornisce allo Scarsi Forte il 40% dei propri giocatori di movimento titolari e un bel sinistro a giro su punizione di Diamanti alzato in corner dall’altro comasco Andujar al 45° di Brescia-Catania chiudono la serie di spunti offensivi di una prima frazione di gioco ben combattuta.Nella ripresa il Disco Inferno cala di tono e inizia a sentire l’inferiorità numerica specie in mezzo al campo dove crea non poche problematiche un Diamanti molto incisivo sulla sinistra ma anche quando prova ad accentrarsi cercando il tiro o l’assist per gli attaccanti.L’ex livornese al 56° vede respinta dal corpo di Astori una sua conclusione mancina da fuori area e un quarto d’ora dopo va veramente vicinissimo al gol con una spettacolare deviazione acrobatica di sinistro con la quale manda fuori di pochissimo la palla su un perfetto cross dalla destra che a livello di Lega-ti al palo potremmo attribuire ad Hamsik.Lo slovacco come detto risente della posizione tattica arretrata e a livello offensivo si fa notare di fatto solo al 73° con una conclusione di destro da fuori che viene rimpallata dalla tempestiva chiusura di Armero e resa quindi innocua per Sirigu che può tranquillamente far sua la sfera.Per quanto concerne i secondi tempi delle gare della domenica pomeriggio il Lietti team riesce a produrre solo un paio di spunti offensivi di Lichsteiner e nello specifico parliamo di un tiro cross troppo sul portiere e di un colpo di testa alto sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti.In attesa di prova a riportarsi sotto in concomitanza dei 2 posticipi la squadra canturina stringe i denti e di fatto non capitola nemmeno quando al 91° minuto di Brescia-Catania Diamanti fa centro beffando tra l’altro il proprio compagno fantacalcistico Andujar con un sublime sinistro a giro su punizione dal vertice destro dell’area di rigore che fa terminare il pallone sotto l’incrocio dei pali.Prodezza che come detto non evita la sconfitta e la retrocessione in B delle rondinelle e di fatto non sblocca nemmeno questo fantamatch che dalle ore 20.45 di Domenica 8 Maggio 2011 trasferisce la propria attenzione al derby della Lanterna gara dalla quale si trae un altro gol calcistico senza effettivo riscontro a livello di Lega-ti al palo.Nel finale del primo tempo di Genoa-Sampdoria Floro Flores fa infatti centro con un colpo di testa in tuffo sotto misura sugli sviluppi di un corner dalla destra ma dato che anche il Disco Inferno non riesce a raggiungere la fascia 1 pure questa giocata non sblocca lo 0 a 0 di questa semifinale che non poteva certo essere sbloccato dal precedente destro in corsa,conclusione incrociata ampiamente a lato,di Rafinha.La sufficienza secca del brasiliano non basta allo Scarsi Forte per evitare una lotteria dei rigori molto più virtuale di quanto preventivabile e a conti fatti fatale e ad evitarla non ci riesce nemmeno il duo canturo-genoano Floro Flores-Kucka capace di portare in dote un non certo disprezzabile 15.L’ex udinese oltre che col gol di cui sopra ha modo di mettersi in mostra con un diagonale rasoterra dal limite bloccato realmente da Da Costa e virtualmente da Boruc e poi cercando di deviare in rete con un intervento in scivolata sul primo palo un cross basso dalla sinistra:viene anticipato dal tocco di un difensore avversario con palla che poi carambola sullo stesso Floro Flores e poi sul fondo.Kucka invece produce prima un calcio di punizione inguardabile,destro rasoterra incrociato ampiamente a lato,e poi una girata di destro di prima intenzione anch’essa incapace di centrare il bersaglio grosso ma la sufficienza che la Gazzetta deciderà risulterà preziosissima per il Disco Inferno.Lo slovacco in questo modo chiude in parità il confronto diretto col connazionale,e in questo caso anche omologo come schieramento in campo,Hamsik e come detto sarà suo l’unico rigore realizzato nella serie post-supplementari di questo fantamatch.L’extra-time si chiude infatti con Krasic che prima sfiora la porta con un tiro cross dalla destra che attraversa pericolosamente l’area avversaria e poi,sul susseguente contro cross dalla sinistra,fallisce una buona occasione colpendo di testa all’altezza del secondo palo e mandando la palla sul fondo.Il numero 27 juventino fallisce anche il suo calcio di rigore virtuale e lo stesso vale per i suoi compagni fantacalcistici Lichsteiner e Astori mentre per quanto concerne il quarto errore canturino il discorso è un attimo più complesso visto che il rigorista designato era Thiago Motta e nessuno è subentrato al suo posto.Penalty quindi sbagliato ma non si sa da chi esattamente con non sappiamo chi sono i 5 comaschi a fallire ma diciamo che possiamo tagliare la testa al toro e dire che i 5 rigoristi dello Scarsi Forte finiscono per essere i 5 insufficienti della formazione ovvero Boruc,Lucio,Ghezzal e i bolognesi Portanova e Di Vaio.Il settimo pareggio stagionale(il primo in assoluto in questa edizione della coppa e il terzo nelle ultime 4 gare ufficiali nelle quali Giovinco e soci non hanno mai vinto il che fa si che quello contro il Gang Bang lo scorso 10 Aprile rimanga l’unico loro successo nelle ultime 9 uscite ufficiali) risulta fatale allo Scarsi Forte che abbandona la competizione prima del Disco Inferno ma la chiuderà comunque con più punti all’attivo e probabilmente anche con più gol fatti(nonostante un numero di partite minore) e con una fantamedia migliore rispetto ai canturini che con un pizzico di fortuna accedono alla finale.Sarà la seconda in assoluto in questa stagione e la speranza di Lietti è che stavolta l’esito sia diverso rispetto a quella di supercoppa lo scorso Settembre.MIGLIORE IN CAMPO SKY:FLORO FLORES(DISCO INFERNO)



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PERCHE' PELATO E' BELLO...