COMMENTO 1° GIORNATA

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Vinzissimo
00mercoledì 19 settembre 2007 18:21
Prologo della stagione 2007-08 decisamente infausto(ma non necessariamente in..Bertinotti) per la Cantù fantacalcistica che perde 3 gare su 4.L’unica a sfuggire a questa regola è l’A.A.A. Ylenia Carrisi Cercasi che sul proprio campo riesce a fermare sul pareggio(1 a 1) i campioni in carica del Navarro.Per le altre tre compagini comasche arrivano altrettante sconfitte esterne contro squadre che quindi ora,per forza di cose,comandano la classifica a quota 3 punti.Parliamo de “I Carrarmatrix” che rifilano un 2 a 0 a un Billionaire ridotto in dieci,del Bari Vecchia che supera 2 a 1 il Top Gun e infine del Monica & Son che passa di misura(1 a 0) contro la Viennese Oyster.

Iniziamo dal vernissage dei campioni di Lega protagonisti di un avvio analogo a quello dei loro corrispettivi nella serie A italiana,l’Inter,ovvero un pareggio contro una squadra che ha a che fare col bianconero.Se per gli uomini di Roberto Mancini l’ostacolo era stato l’Udinese per quelli di Crippa esso ha le fattezze dello juventino Leoni Orsenigo,tecnico del A.A.A Ylenia Carrisi cercasi.Proprio la gara tra le due squadre bianconere della serie A rappresenta un motivo di rammarico per il tecnico casatese che non inserisce in formazione Totò Di Natale non sfruttando così la rete dell’attaccante campano che decide Juventus-Udinese.L’altro rimpianto è sempre riferito al reparto avanzato e si chiama Riccardo Zampagna anch’esso lasciato in panchina da Crippa che quindi non può avvalersi della prodezza balistica del numero 9 orobico al Franchi.Come direbbe Max Pezzali nessun rimpianto,nessun rimorso invece per Mister Leoni che non lascia fuori bomber di giornata ma sfrutta in pieno quello che inserisce tra i titolari cioè il “panterone” Zalayeta decisivo con la sua rete e il suo 10,5 per far raggiungere il pareggio ai suoi.Il numero 25 del Napoli compone con Amoruso e uno sfortunato Del Piero(ben 3 legni colpiti) il tridente offensivo canturino con evidente tocco nostalgico per la Juve che fu visto che tutti e 3 i punteri facevano parte della rosa della Vecchia Signora ai tempi della prima gestione Lippi.Leoni va di 4-3-3 escludendo a centrocampo Gattuso e Camoranesi(quest’ultimo addirittura in tribuna,posto da dove guarderà anche le prossime gare visto lo stiramento rimediato nella gara del Comunale di Torino) ma affidandosi alle scorribande di Taddei e Semioli sulle fasce con Mutarelli a far da frangiflutti davanti ad una difesa a 4 costruita per opporsi al tridente casatese che ha in Totti il trequartista e negli ex parmensi Gilardino e Di Vaio i terminali offensivi.Davanti a Rubinho troviamo l’altro genoano Bega e Criscito che formano la coppia centrale con Zaccardo e Cristian Zenoni a presidiare le corsie esterne.Per supportare il tridente di cui sopra Crippa sceglie invece un centrocampo a rombo con Ledesma vertice basso,Seedorf trequartista e Fabio Simplicio ed Emerson a fungere da mezzali.Davanti al portiere Doni “salta” l’altro romanista Panucci che deve essere rilevato da Gamberini il quale va a posizionarsi tra Andrade e Kaladze completando la cerniera arretrata che non è una variante di un nuovo tipo di jeans della Levis ma un modo per definire il reparto difensivo.Dopo questa evitabile divagazioni possiamo tranquillamente tornare a parlare della gara che nel suo complesso si rivelerà equilibrata(come punteggio finisce 69 pari) nonostante la partenza a razzo del Navarro.Crippa prova infatti a cavalcare l’onda del primo anticipo tra il Siena e il suo Milan e getta nella mischia 4 rossoneri.Solo due di questi però,Seedorf e Gilardino,sono in grado di farsi vedere in avanti ma senza fortuna visto che l’attaccante viene per due volte chiuso dal portiere al momento di battere a rete e l’olandese dopo una serie di tentativi a vuoto riesce si a superare l’estremo difensore avversario ma la sua bella punizione va a sbattere contro la traversa infrangendo i sogni di vittoria della squadra di Ancelotti e rimandando il vantaggio di quella di Crippa.Quest’ultima viene anche frenata da Kaladze che porta a casa un 5 riconducibile perlopiù al pasticcio,in collaborazione con Dida,che ha portato al gol senese e sicuramente sulla mancata vittoria di Totti e soci influirà non poco il 4,5 di Ledesma nel secondo anticipo.Ci pensa il suo collega di reparto Simplico a dare,dopo 5 minuti di gioco,la rete del vantaggio a Palermo e Navarro ma entrambe le compagini alla fine della giornata verranno raggiunte e inchiodate sul pari da un sigillo di un giocatore uruguaiano.Il gol incassato a freddo sveglia i padroni di casa che sfondano soprattutto a destra con Semioli visto che sull’out opposto Taddei non è in giornata(5).Velleitario è infatti il sinistro da fuori del brasiliano al 12°,più pericoloso ma comunque neutralizzato da Doni,sia al Granillo che a Cantù,quello di Amoruso cinque minuti più tardi.L’attaccante amaranto al di la di questo episodio non punge e non insidia più di tanto il suo diretto avversario Andrade che al 19° si presenta anche in area avversaria ma senza la dovuta precisione al momento del tiro.Ci vogliono gli inserimenti da dietro per gli ospiti perché oltre a Gilardino anche Di Vaio è in giornata no e per tutto il primo tempo le uniche iniziative offensive dell’attacco casatese arrivano dai piedi di Totti anche lui comunque non brillantissimo nei primi 45 minuti.Dopo un destro alto di Del Piero al 24° il capitano romanista spreca una buona chance facendosi respingere il tiro da Rubinho e non capitalizzando l’ottima palla smarcante fornitagli da Fabio Simplicio.Con una difesa incerta(3 insufficienze su 4,si salva il solo Bega) e un centrocampo altalenante a Leoni Orsenigo non resta che affidarsi al suo reparto avanzato per cercare di risalire la china e anche.perché no,i pastelli a cera.La coppia Del Piero-Zalayeta in particolare prova più volte a farlo già prima dell’intervallo.Pinturicchio centra il suo primo palo di giornata con un calcio di punizione al minuto 32.Meglio di lui fa l’attaccante partenopeo che al 43° approfitta di un pasticcio difensivo tra Doni e Kaladze infilando nella porta,a quel punto vuota, la palla dell’1 a 1.Le giocate di Totti e l’ottima prova di Simplicio non bastano agli ospiti per trovare il nuovo vantaggio a inizio ripresa quando si registra una conclusione sballata di un imbarazzante Di Vaio(4,5).Dello stesso livello è anche la prova del canturino Zenoni che sulla sinistra non spinge a dovere e non supporta un centrocampo che si ritrova così in inferiorità numerica.Il Navarro prova a sfruttare questa superiorità centrale agevolando l’estro di Totti in avanti ma il “tocco sotto” del Pupone al 57° finisce alto seppur di un soffio.Il suo “omologo” canturino Del Piero sull’altro versante si da molto da fare sia al tiro che negli assist per i compagni regalando un paio di palle interessanti a Taddei e Zalayeta.Quest’ultimo,il migliore in campo in assoluto,è un punto di riferimento in attacco con la sua vivacità che mette più volte in apprensione la difesa avversaria.Il risultato però sembra non volersi sbloccare nemmeno nel finale quando Di Vaio da timidi segnali di vita chiamando un paio di volte all’intervento Rubinho e per il Navarro il 69 totalizzato dalla squadra impedisce di entrare in fascia 2 e di vedere riconosciuto anche dal punto di vista fantacalcistico la rasoiata vincente di Totti al minuto 84 di Reggina-Roma.L’ultimo sussulto del match è il calcio di punizione di Del Piero che al 92° s’infrange contro la traversa insieme ai sogni di vittoria dell’A.A.A Ylenia Carrisi cercasi.L’1 a 1 in definitiva è il risultato più giusto e fotografa meglio di una polaroid l’andamento di un match in cui non sono mancate le emozioni e che alla fine non ha decretato né vincitori,né vinti.MIGLIORE IN CAMPO:ZALAYETA(A.A.A.YLENIA CARRISI CERCASI)

La vittoria più netta della giornata è di stampo concorezzese.Al “Giuseppe Prisco” infatti i padroni di casa de “I Carrarmatrix” liquidano con un 2 a 0 il Billionaire che non va oltre uno striminzito 54 come punteggio a causa dell’inferiorità numerica.Per la verità è già una fortuna se la squadra di Moretti chiude la gara in dieci visto che degli undici uomini inseriti nella formazione titolare solo 6 scendono effettivamente in campo dall’inizio nei loro rispettivi club.A ridurre al minimo l’inferiorità ci pensano gli ingressi di Cicinho e Bellucci nel finale delle gare di Roma e Sampdoria col senza voto del brasiliano(in campo per poco più di un quarto d’ora esattamente come il blucerchiato) che diventa 7 in virtù dell’assist per il secondo gol romanista al Granillo.Il tecnico canturino dovrebbe cambiare due terzi dell’attacco perché nessuno dei due interisti schierati titolari,Cruz e Suazo,entrerà in campo a S.Siro contro il Catania.Delle riserve d’attacco però può subentrare il solo Bellucci visto che anche l’altro panchinaro Ventola non gioca in questa giornata di Serie A e anche se lo avesse fatto non avrebbe potuto entrare perché i cambi a disposizione dei lariani erano terminati.Moretti ha poi il demerito di lasciare in tribuna Juan,autore di un gol a Reggio Calabria,e questo gli impedisce quantomeno di avere un punteggio di squadra più dignitoso visto che la sconfitta a quel punto era inevitabile.Per la verità rischia di rimanere in dieci anche la squadra di casa ma questa possibilità sparisce a inizio ripresa del posticipo Parma-Cagliari quando Di Carlo fa entrare Morfeo che nella formazione concorezzese può fare quello che non ha potuto fare Santana ovvero subentrare a centrocampo a Cozza.Questo è l’unico cambio forzato dei Carrarmatrix che si presentano all’avvio della stagione senza capitan Materazzi fermo per infortunio.La fascia va quindi sul braccio di Alvaro Recoba che con Pandev e Saudati compone la prima linea di un 3-4-3 dal centrocampo decisamente a trazione anteriore al punto che Doni deve arretrare la sua posizione fungere da regista dietro al già citato Morfeo e agli esterni offensivi Figo e Diana con Mauri e Perrotta in tribuna per motivi diversi:infortunio il primo,regola del Vinzo il secondo.La difesa mantiene la sua impronta nerazzurra(Maicon a destra e Cordoba centrale) col laziale Zauri e il portiere reggino Campagnolo a completare il quadro.Del tridente iniziale di Moretti rimane il solo Trezeguet,affiancato da Bellucci ma nessuno dei due punteri sarà in grado di apportare seri pericoli alla porta avversaria.Poco brillante anche il centrocampo con Morrone unico giocatore sufficiente della squadra dalla cintola in su.Il grande ex della gara,Cambiasso,viene lasciato in tribuna da Moretti che preferisce affidarsi alla regia di Corini e alla verve dei frizzanti Vannucchi e Montolivo anche se quest’ultimo deve essere sostituito da Giacomazzi dato che non scenderà in campo in Fiorentina-Atalanta.Un altro argentino dell’Inter,Javier Zanetti,deve essere sostituito in difesa visto che non viene valutato dalla gazzetta:al suo posto entra Domizzi che con Dainelli e Cicinho forma il trio difensivo davanti a un disastroso Dida(3,5).Le “didate” tornano infatti nel primo anticipo della 3° giornata di A vista la papera del portiere carioca in Siena-Milan ma a dir la verità le gare del sabato non sono positive nemmeno per il team concorezzese che dall’anticipo serale Lazio-Empoli ricava le 3 insufficienze di Pandev,Saudati e Zauri.In particolare deludono i due attaccanti(5 per entrambi) abbastanza abulici e inconcludenti sotto porta.Le loro conclusioni sono comunque le prime da annottare su un taccuino che da li a poco dovrà essere arricchito coi primi due spunti lariani ovvero i due colpi di testa di poco a lato di Domizzi e Trezeguet nei primi 10 minuti di gioco.E’ comunque la squadra di casa a fare la partita sospinta dal costante incitamento di uno stadio stracolmo e smanioso di festeggiare con una vittoria l’esordio nella nuova stagione.Delude un po’ la fascia mancina,orfana di Modesto volato a Vedano,con Diana che si allinea alla prestazione del compagno di binario Zauri e non riesce a dare profondità alla manovra da quella parte ma per il resto la squadra gira e prende quasi subito in mano il gioco.Questo grazie ai vari Figo,Doni,Morfeo e Recoba ovvero tutta gente dai piedi non buoni ma deliziosi e abituata a dare del tu al pallone.Il portoghese al 10° per poco non fa andare in visibilio lo stadio con uno splendido pallonetto dal limite che viene deviato in extremis oltre la traversa da Dida il quale un minuto dopo viene di nuovo chiamato all’intervento dall’ex pallone d’oro che parte come ala destra ma svaria su tutto il fronte offensivo aiutando non poco l’attacco illuminato anche dal talento di Alvaro Recoba che al 23° carica il sinistro da fuori trovando l’opposizione di Domizzi.L’ottimo lavoro in cabina di regia di Cristiano Doni fa si che il pallino del gioco rimanga in mano ai Carrarmatrix per buona parte del match e già nel primo tempo ci sono i presupposti per il vantaggio concorezzese che maturerà poi nella ripresa.Dall’altra parte invece Corini è un faro molto offuscato che si potrebbe anche definire farraginoso se solo l’autore di questo commento sapesse il significato di questo termine.Dietro la squadra ospite nel primo tempo regge nonostante un Dainelli in costante difficoltà contro Recoba,e l’attacco invece che non è all’altezza con un irriconoscibile Trezeguet(5) e un Bellucci che entra troppo tardi in partita.Così la prima frazione si chiude con una punizione di poco alta di Figo e con un bel sinistro di Recoba respinto da Dida.Gli sforzi degli uomini di Carbone vengono premiati a inizio ripresa quando si assiste ad un uno-due che stende definitivamente il Billionaire.Doni fa le prove generali al 47° con un tiro alto e porta in vantaggio i padroni di casa 4 minuti più tardi con un magistrale calcio di punizione di prima.Nella circostanza altri due specialisti come Figo e Recoba si fanno da parte e lasciano tirare il numero 72 atalantino che realizza così la sua prima rete concorezzese.Al 53° c’e un'altra punizione in attacco per gli ospiti calciata alta da Recoba che però un minuto più tardi è decisamente più efficace:colpo di tacco per servire l’avanzante Maicon,grande gara la sua,il quale gli restituisce palla e il Chino non si fa pregare e regala il secondo dispiacere di giornata a Dida con un bel rasoterra mancino che s’infila sul secondo palo.La partita a quel punto è virtualmente chiusa anche se manca ancora più di mezzora al fischio finale.Non servono infatti i tentativi di Domizzi e Bellucci e nemmeno l’ingresso di Cicinho che prova a impensierire la porta di Campagnolo al Granillo come al Giuseppe Prisco.Il difensore napoletano è uno dei più attivi sotto porta e questo la dice lunga sulla gara dei canturini.Tra i concorezzesi c’e Recoba che nel finale non è soddisfatto e cerca anche la doppietta personale ma senza trovarla.Il posticipo Parma-Cagliari potrebbe regalare a Carbone anche il gol di Matri se costui non fosse stato mandato in panchina nei Carrarmatrix:poco male comunque perché in qualche modo quella rete spinge Di Carlo a inserire Morfeo per tentare di recuperare il risultato e questo fa si che la squadra concorezzese giochi in 11.In pratica anche senza averlo messo in campo Carbone riesce indirettamente a sfruttare la rete dell’ex riminese:cose che possono succedere solo nell’incredibile e a volte surreale mondo del fantacalcio.Risultato ineccepibile,Billionaire troppo brutto per essere vero.Per Cordoba e soci un ottimo inizio,vedremo se sapranno confermarsi su alti livelli nel corso della stagione.MIGLIORE IN CAMPO:DONI(I CARRARMATRIX)

La gara più ricca di reti è quella di Vedano al Lambro nella quale i padroni di casa del Bari Vecchia riescono ad avere la meglio sul Top Gun col minimo scarto ma complessivamente in maniera meritata.Ci sono due 10 in fantapagella per parte derivanti da reti segnate (Nesta e Hamsik per i vedanesi,Corradi e Maccarone per i canturini) ma a frenare gli uomini di Lunghi ci pensa il rigore sbagliato da Milanetto in Genoa-Livorno col 2 dell’ex torinista che impedisce alla squadra di entrare in quella “fascia 2” che avrebbe coinciso col pareggio.Con Vieira fuori causa per infortunio e Ambrosini risparmiato inizialmente da Ancelotti in Siena-Milan Meregalli opta per un centrocampo a 3 nel quale viene inserito Amantino Mancini:il suo esordio però è rimandato perché il giocatore non scende in campo in Reggina-Roma e viene sostituito da Barone che si va a piazzare tra le due mezzali Hamsik e Delvecchio.Il tridente offensivo è di tutto rispetto con Amauri a fare da totem centrale e altre due prime punte come Rocchi e Pazzini ad agire ai suoi fianchi mentre nella difesa a 4 in linea davanti a Julio Cesar è Rinaudo a far coppia centrale con Nesta.Gli esterni sono Pasqual e Chiellini e il loro compito oltre a quello di spingere sulle fasce è anche di chiudere sulle scorribande laterali del tridente lariano formato da Corradi,Maccarone e Miccoli ovvero 3 attaccanti che hanno in comune un passato più o meno lungo in campionati esteri.Una puntualizzazione di cui forse nessuno sentiva il bisogno,più utile forse finire di descrivere il 3-4-3 scelto da Lunghi.Foggia nel posticipo entra in campo troppo tardi per essere valutato e così dalla panchina lariana deve alzarsi Cascione con conseguente cambio di disposizione del centrocampo già orfano della sua stella Kakà:il regista reggino forma con Aquilani e Milanetto la parte bassa di un rombo che ha in Rosina la sua punta avanzata.Un terzetto di registi o roba simile che ha anche il compito di proteggere la difesa a 3 composta da destra a sinistra da Ujfalusi,Cannavaro e Terlizzi e completata dal portiere Amelia.La gara ci mette poco,anzi pochissimo ad entrare nel vivo visto che già il primo anticipo fornisce materiale consistente a questo match fantacalcistico.I due marcatori di Siena-Milan Maccarone e Nesta sono di fronte anche nel match di Vedano:10 per entrambi ma a livello fantacalcistico la rete dell’ex empolese non viene considerata valida perché la sua fantasquadra ne totalizza una sola e a parità di punti e di ruolo la scelta del marcatore effettivo cade su Corradi perché costui realizza un gol per così dire più “pulito” al contrario di Maccarone che segna sfruttando un regalo della premiata ditta Dida-Kaladze.Pertanto in avvio la squadra di Meregalli trova subito il vantaggio grazie al gran destro dall’interno dell’area di Nesta sugli sviluppi di un calcio di punizione e il 5,5 di Rocchi,che nel secondo anticipo si rende poco pericoloso andando alla conclusione non più di un paio di volte,non offusca più di tanto la gara dei vedanesi.Il Top gun ha quasi subito la chance per ottenere il pareggio visto che al 10° Milanetto può andare a calciare il rigore fischiato per fallo di Rinaudo su Rosina ma la conclusione del regista rossoblu va a centrare la traversa della porta di Julio Cesar.Un brutto colpo per gli ospiti che però non si perdono d’animo e già nel primo quarto d’ora di gioco hanno modo di farsi vedere in avanti con gli ex Ujfalusi e Rosina(accolto molto bene dai suoi vecchi tifosi) ma anche con Aquilani,Milanetto e Terlizzi il cui colpo di testa al 14° chiama all’intervento Julio Cesar a S.Siro e a Vedano.La compagine ospite,Miccoli a parte,appare tonica e in partita dalla trequarti in su con un più che discreto Rosina a fare da luce nei pressi dell’area di rigore avversaria fornendo palloni interessanti alle punte.Tra difesa e centrocampo abbondando i senza infamia e senza lode col picco negativo di un Milanetto quantomai deficitario.Dall’altra parte invece c’e un Hamsik in grande spolvero ed è lui il punto di riferimento del reparto centrale visto che Barone si dedica al lavoro sporco,contrastare le giocate di Rosina,e Delvecchio appare abulico(5).L’ex bresciano con la sua vivacità mette in difficoltà gli avversari,soprattutto Cascione che fatica a trovare le adeguate contromisure,ed è la prima fonte d’ispirazione per l’attacco nel quale però brilla il solo Amauri.Il brasiliano del Palermo al 24° fa da sponda per l’inserimento di Chiellini il cui rasoterra mancino viene bloccato a terra da Amelia.La difesa del Bari Vecchia,a parte l’eccellente Nesta,non è in grande condizione con Rinaudo che patisce molto Corradi e Pasqual che a destra non si trova e fa stare i suoi col fiato sospeso ogni volta che viene puntato da Rosina.Nonostante ciò gli uomini di Lunghi nei primi 45 minuti si affidano principalmente a tiri dalla distanza come quello di Aquilani al 35° o dello stesso Rosina 3 minuti più tardi.Il finale di tempo vede i padroni di casa farsi di nuovo pericolosi con gli inserimenti dei centrocampisti ma ne Barone ne Delvecchio riescono a dare il colpo del K.O al Top gun che anzi nella prima parte della ripresa intensifica i suoi attacchi sorretto dal talento di Alessandro Rosina.Il fantasista granata sfiora la porta avversaria al 60° al 65° ma prima di tutto ciò si segnalano i tentativi di un inconsistente Miccoli al 55° e di un impreciso Aquilani al 59°.Gli uomini di Meregalli comunque reggono abbastanza bene e già a metà ripresa “rischiano” di piazzare il raddoppio con una bell’azione di rimessa conclusa con un colpo di testa fuori bersaglio di Hamsik.Se da una parte Miccoli delude dall’altra il suo partner d’attacco nel Palermo Amauri appare tonico e sfiora il gol con un tiro alto di un soffio al minuto 69.Si parla ancora di rosanero anche due minuti più tardi quando Rinaudo va a deviare di testa un cross di Hamsik dalla bandierina ma senza centrare la porta.Ma il raddoppio è nell’aria come la famosa canzone di Marcella Bella e si materializza al 76° con un ottimo scambio in velocità tra Hamsik e Amauri con il tocco del ceco che beffa Amelia in uscita.Il portiere amaranto deve poi disimpegnarsi per sventare un'altra conclusione dello scatenato centrocampista partenopeo e due tentativi insidiosi di Pazzini evitando ai suoi di capitolare per la terza volta.Nei minuti di recupero(leggasi anche posticipo) arriva il gol di Corradi che realizza con una volee su splendida imbeccata di Rosina.Una rete che serve solo per le statistiche perché per il Top gun non c’e abbastanza tempo per cercare di organizzare l’assalto per il pareggio.Inizio in salita per i canturini cui però bisogna dare atto delle importanti assenze a centrocampo.Parte bene invece il Bari Vecchia:il tempo ci dirà se Meregalli è tornato ai fasti di un tempo,ovvero agli anni d’oro non del grande Real(altra citazione “Pezzaliesca”) ma della Bicocca’s league.MIGLIORE IN CAMPO:NESTA(BARI VECCHIA)

Hernan Crespo regala a Mister Guagnini i primi tre punti del campionato.E’ infatti “Arma letale” il match winner nella gara contro la Viennese Oyster sconfitta per 1 a 0 al termine di una gara non molto spettacolare nella quale ha prevalso la squadra meglio organizzata.Delude molto la compagine di Fish senza Ibrahimovic e con un Mutu in giornata poco felice che rende ancora più negativo un attacco che definire evanescente potrebbe suonare come un complimento.Il 61 totalizzato la dice lunga sulla qualità espressa dai cantrurini e il Monica & son ne è uscito vincitore anche senza disputare una gara scintillante.Il valore aggiunto è stato appunto Crespo bravo a sbloccare quasi subito il risultato che poi non è più cambiato per l’inconsistenza dell’attacco avversario.Pesce come detto non rischia un Ibrahimovic che parte dalla panchina in Inter-Catania, partita nella quale la coppia d’attacco titolare dei nerazzurri coincide coi due terzi del tridente offensivo di Guagnini. Adriano e Crespo formano con Pippo Inzaghi la prima linea dei padroni di casa e alla loro spalle troviamo altri 3 big del calcio di serie A.Il centrocampo vede infatti la presenza di De Rossi nel ruolo di perno centrale e ai suoi fianchi agiscono superbe mezzali del calibro di Dejan Stankovic e Pavel Nedved,due grandi giocatori con una piccola differenza:uno dei due non tende a svenire ogni volta che in campo viene sfiorato da un avversario.La difesa è pressappoco la stessa della passata stagione vista la contemporanea presenza di Alessandro Lucarelli,Mexes e di Marek Jankulovsky che come di consueto agisce sul binario di sinistra.A destra troviamo la novità Cupi,un nome che forse può sembrare un po’ nefasto ai tifosi i quali si augurano che i risultati della squadra non siano come il cognome del giocatore in questione.Le chiavi della porta sono naturalmente affidate al numero 1 dei numeri 1 ovvero Gigi Buffon che nella circostanza è protagonista di un duello a distanza con quello che,a personalissimo avviso di colui che scrive questo commento,è il secondo miglior portiere della nostra serie A ovvero Sebastian Frey.L’estremo difensore della Fiorentina si trova sicuramente a suo agio con davanti l’italo argentino Dellafiore visto che il nome di costui rappresenta buona parte del complemento di determinazione(credo che si chiami così,ma comunque ci siamo capiti) riferito alla squadra di cui il francese fa parte.Meno bene forse si trova con un disastroso Falcone(4,5) centrale di una difesa a 3 che ha nel frizzante Bellini(e frizzante non è un aggettivo casuale vista l’omonimia col noto cocktail a base di spumante) l’esterno sinistro.A centrocampo Pesce sceglie due registi e due cursori grintosi ma anche tatticamente intelligenti.I primi due sono Daniele Conti e Gargano,i secondi Baiocco e Vergassola punti di riferimento dei reparti centrali di Catania e Siena.Manca forse l’elemento di qualità in grado di supportare le punte e quindi di dare un tocco di classe dalla trequarti in su viene incaricato Adrian Mutu che con Martinez e Papa Waigo forma il trio offensivo.Come in due delle altre tre gare della giornata abbiamo quindi una squadra schierata col 4-3-3 contro una schierata col 3-4-3:dico tutto questo per la precisione e per gli amanti di queste disquisizioni tattiche come Maurizio Pistocchi e il buon Matteo Colturani.Gli anticipi portano a Guagnini le insufficienze contenute dei milanisti Inzaghi e Jankulovsky che in qualche modo azzerano quasi completamente il +2 derivante dal fattore campo qualsiasi cosa questa frase possa voler dire.In ogni caso la gara si decide con i match domenicali nei quali gli uomini messi in campo dall’affabile tecnico milanese sanno farsi apprezzare per la loro determinazione e per i loro spunti offensivi.In particolare il discorso vale per la coppia nerazzurra Adriano-Crespo che già nel quarto d’ora iniziale del match si dimostra molto attiva.Imprecisi risultano sia il sinistro dell’argentino all’8° che il colpo di testa del brasiliano al 12° mentre ci vuole l’intervento in chiusure di Dellafiore per respingere la conclusione da fuori dell’Imperatore al 10°.Per il gol però è solo questione di tempo visto che arriva al minuto 15:percussione di De Rossi che chiede l’uno due ad Adriano;quest’ultimo pur perdendo l’equilibrio riesce a far tornare la palla sui piedi del compagno a quel punto libero di servire Crespo che solo davanti a Frey non si fa pregare e lo trafigge prontamente.Gli ospiti appaiono inermi,quasi svuotati e in particolare gli attaccanti non riescono a combinare praticamente nulla di costruttivo.Mexes e Cupi ingabbiano molto bene Martinez e Papa Waigo e così Lucarelli può anche permettersi qualche puntatina offensiva delle sue come ad esempio al 19° quando calcia di sinistro ma senza inquadrare la porta.Prima della mezzora c’e poi spazio per una sortita di Mexes e per un paio di conclusioni per la verità poco entusiasmanti di Adriano cui viene anche giustamente annullato una rete per spinta ai danni di un avversario al momento dell’incornata vincente sugli sviluppi di un corner dalla destra di Nedved.La Viennese Oyster si vede per la prima volta in maniera concreta solo al minuto 36 quando Papa Waigo devia di testa un cross di Gargano con la palla che sorvola di poco la traversa.E’ solo un caso sporadico perché la compagine ospite non sembra in grado di recuperare nel punteggio e le discrete prove di Gargano e Baiocco a centrocampo così come quella di Dellafiore in difesa non bastano.E’ il duello Falcone-Crespo a sfavorire i canturini col parmense che deve patire le pene dell’inferno contro Valdanito e anche in mezzo al campo i padroni di casa prendono il sopravvento con De Rossi che al 39° va anche al tiro da lontano anche se la conclusione è fuori misura.La prima frazione si chiude con un paio di acuti di un Nedved per il resto in ombra e nel primo quarto d’ora della ripresa non si registrano grosse occasioni da rete ne da una parte e ne dall’altra.Il Monica & son può solo addormentare il gioco perché la Viennese Oyster è già addormentata di suo e il copione non cambia neanche nell’ultima mezzora visto che si va più vicini al 2 a 0 che non all’1 a 1.Ci provano ad esempio dalla distanza sia Nedved che De Rossi:fiondate per la verità non irresistibili ma certo più irresistibili dei tentativi ospiti visto che in tutta la ripresa si segnala solo con un bel destro in corsa di Gargano che finisce di poco a lato al minuto 83.Nei minuti di recupero di Inter-Catania ci sono i tentativi di Stankovic e Adriano che di fatto oltre che quello di S.Siro chiudono il match del Vitagliano.Non serve una grandissima prestazione al Monica & son per centrare vittoria e primato in coabitazione,la Viennese oyster non entra mai in partita.L’assenza di Ibrahimovic condiziona una squadra che sulla carta appare troppo dipendente dal serbo svedese e da Mutu.Per emergere dovrà trovare anche altri elementi altrimenti si prospetta un campionato molto difficile.MIGLIORE IN CAMPO:CRESPO(MONICA & SON)
MORATZ
00giovedì 20 settembre 2007 09:18
chi ben comincia
Ciao a tutti...
un post dall'estero vale doppio?

Beh in tal caso raddoppiate...vi scrivo dalla bassa sassonia...

Devo dire che la mia squadra ha cominciato davvero bene
un bel 54 è un grande inizio
guardiamo il lato positivo...fare peggio sarà davvero difficile!

A presto!

Marek11
00giovedì 20 settembre 2007 09:50
Grazie per l'affabile!
Mitico VINICIO!
=mitch1=
00venerdì 21 settembre 2007 12:27
PER IL MORATS
non c'è mai limite al peggio...
tu che sei interista dovresti saperlo...

Buono il kebab mercoledì sera?
[SM=g8081]
Vinzissimo
00venerdì 21 settembre 2007 20:04
X MAREK
non c'e di che...è un aggettivo che mi è venuto così.....il Vinzo sti colpi li ha [SM=g8081]
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