COMMENTO 25° GIORNATA

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Vinzissimo
00mercoledì 9 aprile 2008 19:35
Il destino sembra voler proprio indirizzare lo scudetto 2007-08 della Lega-ti al palo alla Viennese Oyster.Dopo la sofferta e un po’ fortunosa vittoria di misura sui Carrarmatrix la squadra di Pesce si aggiudica con scarto minimo anche il derby di Cantù contro il Top Gun ma solo perché quest’ultimo si ritrova a giocare in dieci.Adrian Mutu nel finale segna il gol partita che evita l’ulteriore e pericoloso avvicinamento di un A.A.A Ylenia Carrisi cercasi che si aggiudica in pompa magna(4 a 1 in trasferta) il match contro il Bari Vecchia che di fatto segna l’addio alla lotta per il titolo della squadra di Meregalli ora costretta a difendere il terzo posto dall’attacco de I Carrarmatrix usciti vincitori,2 a 0,dal match casalingo contro il Navarro.Infine il Billionaire vince a Milano contro il Monica & son raggiungendo il quinto posto solitario e staccando le compagini di Crippa e Lunghi.A 3 gare dal termine però non c’e ancora nulla di deciso ne in vetta,visti i 4 punti di distacco tra la prima e la seconda e i 3 tra la terza e la quarta per quel che concerne la lotta al podio,ne in coda con le ultime tre della graduatoria racchiuse in due punti.

Partiamo dal match di clou della giornata ovvero quelli di Vedano al Lambro tra Bari Vecchia e A.A.A Ylenia Carrisi cercasi.Si trattava di un vero e proprio spareggio per delineare la squadra che contenderà lo scudetto alla Viennese Oyster in questo finale di stagione.Il verdetto è senza appello e dice che la lotta al vertice sarà un affare tutto canturino visto il 4 a 1 con cui gli uomini di Leoni vincono l’incontro.4 reti per restare a –4 dalla vetta e coltivare quella speranza che i vedanesi,ora a –8 dal primo posto,vedono ridotta al lumicino nel senso che è solo la matematica a tenerli teoricamente ancora in corsa.Un pizzico di sfortuna(i pali di Dossena e Pasqual,le reti annullate a Crespo e Quagliarella) ma soprattutto errate scelte di formazione,con la doppietta di Amauri e il gol di Budan lasciati in panchina,costano a Meregalli una sonora sconfitta con la squadra che raggiunge il gol della bandiera solo grazie al fattore campo che trasforma il 65,5 netto in 67,5.Ben 17(19 netti) punti in più invece per gli ospiti che invece schierano tutti i marcatori di giornata dal sempre più sorprendente Maggio al ritrovato Taddei fino all’altro “doppiettista” del posticipo Palermo-Juventus ovvero Alessandro Del Piero che di fatto con le sue prodezze acuisce il vantaggio lariano nel finale. Il match del Barbera è foriero di rimpianti solo calcistici per Leoni(la Juventus rimonta,sfiora la vittoria ma poi perde) e fantacalcistici per il suo avversario di giornata che deve mangiarsi le mani per aver lasciato fuori Amauri dopo avere fatto lo stesso per Budan.Col 14 del brasiliano e il 10 del croato al posto dei due attaccanti titolari insufficienti(Di Michele e Quagliarella) sarebbe stato raggiunto quell’81 che avrebbe consentito lo spettacolare 4 a 4.Così non è stato e l’assenza di marcatori reali nell’undici vedanese fa si che diventi marcatore virtuale Pasqual(7,5) il cui assist per l’ex vedanese Pazzini in Fiorentina-Reggina è considerato come una rete per la nostra Lega.Quello del terzino viola è il punteggio migliore di una squadra che per il resto oscilla tra i 7 di Dossena e Ambrosini e i 5 dei deludenti Mancini e Di Michele.Dall’altra parte l’unica nota un po’ stonata e il 5,5 di Rocchi ma per il resto la sinfonia è trionfale visto che ci sono anche gli assist e i 7,5 di Giovinco e del rientrante Cassano.Proprio quello del Pipe de Bari è un importante recupero in vista di questo finale di campionato e il suo ritorno ha nell’immediato effetti benefici su una squadra che però anche senza di lui si era fatta valere esattamente come è accaduto per la Sampdoria in serie A in questo periodo in cui non ha potuto beneficiare dell’ex romanista.Le analogie tra la compagine di Mazzarri è quella lariana sono rappresentate anche dalla presenza in rosa di Sala,Volpi,Castellazzi e Maggio.I primi due non sono però nemmeno convocati da Leoni(giustamente col senno di poi visto che non entrano in campo in tempo utile per prendere il voto) mentre il portiere,preferito a Sereni e Rubinho,e l’esterno destro compongono di fatto metà di una difesa per il resto composta dal terzino sinistro Molinaro e dal centrale Criscito che fa quello che la prima riserva Zaccardo,in campo solo nel finale del posticipo,non può fare ovvero rilevare Gamberini,non utilizzato in Fiorentina-Reggina .Oltre al già citato Sala in tribuna per scelta tecnica ci vanno anche Grygera e Tosto e il 22 a 16,5 con cui il trio titolare batte il tridente offensivo avversario(merito soprattutto del 9,5 di Maggio) certifica la legittimità delle scelte di un Leoni che sceglie un centrocampo a trazione anteriore rinunciando a De Ceglie e Fabio Simplicio,mandati in panchina,oltre che a Salihamidzic in tribuna assieme a Volpi.Dopo l’esordio in coppa per Jorgensen c’e anche l’esordio stagionale in campionato e il danese nella fattispecie deve operare da centrale arretrato alle spalle della linea dei trequartisti in cui da destra a sinistra troviamo Camoranesi,Giovinco e Taddei.Il 17,5 messo insieme dagli ultimi due è la parte più corposa del 30 con cui viene annichilito il centrocampo avversario(23) col romanista padrone assoluto della fascia e dominatore del duello col rivale diretto Del Vecchio.Ben si comporta anche l’asse centrale con Giovinco decisivo entrando a partita in corso per l’Empoli,suo l’assist per il gol partita di Vannucchi a Torino, è utile anche alla causa lariana anche in quanto centrocampista più vicino al tridente d’attacco che torna a essere quello titolare.Il 13,5 di Del Piero e il 7,5 di Cassano coprono l’insufficienza di Rocchi facendo raggiungere un ragguardevole 26,5 che vuol dire quasi media del 9 oltre che netto successo nei confronti del pur non disprezzabile 20 del terzetto difensivo.Per Pepe e Langella c’e la panchina mentre per Amoruso,uno dei possibili ex dell’incontro,c’e solo la tribuna.Gli ex vedanesi che vanno in campo sono invece i due protagonisti del recente doppio scambio di mercato(Rocchi e Cassano che rientra giusto in tempo per affrontare la squadra ha cui ha dato il nome a inizio stagione) ma anche Castellazzi,Camoranesi e Jorgensen in passato alle dipendenze di un Meregalli che nella circostanza deve fare i conti con qualche assenza di rilievo in difesa dove mancano 3 centrali di ruolo come Natali,infortunato, e gli squalificati Nesta e Carrozzieri.Modesto viene invece recuperato ma mandato in panchina visto l’impegno arduo della Reggina in casa della Fiorentina e con lui troviamo anche Santacroce dato che il tecnico dei padroni di casa opta per l’inserimento di due fludificanti mancini nati tali e rimasti tali,Dossena e Pasqual,e di un altro nato tale ma diventato ottimo centrale in questa stagione ovvero Chiellini.Il 5,5 di quest’ultimo rovina un po’ la media e così non basta il 14,5 della coppia tosco-friulana per reggere il confronto con l’attacco ospite anche se di fatto finisce in parità,5.5 per entrambi,il duello centrale tra lo stesso Chiellini e il centravanti canturino Rocchi.Dossena e Pasqual sono pungenti in avanti ma non riescono ad arginare Del Piero e Cassano e lo stesso vale anche per la fase difensiva di un centrocampo in cui brilla il solo Ambrosini il quale è costretto a cantare e portare la croce come si diceva una volta e magari si dice ancora.Davanti al frangiflutti pesarese steccano infatti il fantasista Locatelli e gli esterni Delvecchio e Mancini quest’ultimo ex dal dente non molto avvelenato o comunque meno di Massimo Ambrosini(uno degli altri ex comaschi in campo,gli altri sono Locatelli,Pasqual e Quagliarella).A centrocampo i vedanesi non sono all’altezza dell’avversario e le cose sarebbero cambiate,ma di poco anzi pochissimo,se Meregalli avesse inserito qualcuno dei 4 giocatori esclusi per scelta tecnica ovvero i panchinari Hamsik e Brienza e i “tribunati” Gasbarroni e Ferreira Pinto tutti in grado di raggiungere la sufficienza al contrario dei tre centrocampisti avanzati schierati titolari.Ben più dolorose come detto le esclusioni dell’attacco:Non tanto quella di Floccari,comunque sufficiente al contrario dei titolari Di Michele e Quagliarella,quanto quelle dei goleador di giornata Amauri e Budan.Il 6 di Crespo non basta di certo anche perché l’A.A.A Ylenia Carrisi cercasi ci mette veramente pochissimo a entrare in partita.Dopo meno di un quarto d’ora del primo anticipo Roma-Genoa Rodrigo Taddei sfrutta infatti un cross dalla destra per realizzare,dopo un suo precedente tiro respinto dal portiere,la rete che porta in vantaggio giallorossi e canturini.Tap-in un po’ fortunoso visto il rimpallo a favore ma comunque valido a tutti gli effetti.Leoni ha in campo anche Criscito che chiama all’intervento l’estremo difensore avversario con un sinistro da fuori mentre è molto meno preciso e incisivo sull’altro versante Amantino Mancini il cui 5 è ben poca cosa specie se rapportato al 16 della coppia avversaria.Un parziale riscatto c’e grazie al 7 di Ambrosini nel secondo anticipo che se non altro ha il merito di portare sulla sufficienza la media.Il vantaggio ospite rischia però di farsi doppio già in avvio delle gare della Domenica pomeriggio.Al 4° Cassano prova a fare lo scherzetto dell’ex con una bella azione personale chiusa con un insidioso diagonale deviato in corner da Julio Cesar in tuffo.Il numero 99 doriano non viene accolto benissimo dal Gabinetto che lo considera un po’ un traditore dopo il passaggio alla corte di Leoni.In tema di ex nella fase iniziale del primo tempo prova a segnalarsi Fabio Quagliarella sebbene ne il suo colpo di testa al minuto 8 ne le sue conclusioni “terrene” intorno al quarto d’ora turbino i sogni di Castellazzi.Ben più pericoloso è l’altro udinese Dossena anche se nel Bari Vecchia non occupa la sua fascia prediletta,la sinistra,ma opera sulla destra.Da quella parte è comunque in grado di annichilire Mancini e farsi vedere in maniera costruttiva in avanti come al 21°quando il suo gran sinistro in corsa colpisce il palo.L’1 a 1 virtuale è rimandato solo di un paio di minuti visto che al 23° di Fiorentina-Reggina c’e l’assist di Pasqual per il gol di Pazzini che fa quindi indirettamente un favore ai suoi ex compagni fantacalcisitici.Il passaggio dell’ex aretino vale come una rete per la Lega-ti al palo visto che a lui bisogna riconoscere un gol in questa fantasfida.Un gol reale lo segnerebbe Hernan Crespo in Atalanta-Inter ma lo fa partendo da una millimetrica posizione di fuorigioco e quindi l’arbitro non convalida.Il pareggio appena conquistato galvanizza i padroni di casa che già prima della mezzora tornano a farsi vedere con un destro da fuori di Quagliarella bloccato da Castellazzi.L’attaccante bianconero però non riesce a pungere e quando si allarga sulla sinistra cozza puntualmente contro Maggio che dal canto suo sa farsi notare anche in fase propositiva fungendo quasi da centrocampista se non addirittura da attaccante aggiunto.Al 31° Cassano lo libera molto bene in area di rigore e il suo destro secco impegna Julio Cesar che si salva di pugno.L’attaccante made in Puglia tre minuti dopo fa tutto da solo ma anche stavolta l’estremo difensore brasiliano è attento e non si fa sorprendere.Un primo tempo nel complesso equilibrato si conclude con una grande chance per i padroni di casa:cross di Pasqual e grande colpo di testa di Dossena sul quale Castellazzi deve superarsi per deviare in corner.Dopo un inizio difficile i vedanesi hanno saputo rientrare in carreggiata ma purtroppo per loro nella ripresa maturerà inesorabile la sconfitta.Che non sia una giornata fortunata lo si capisce proprio in avvio di questo secondo tempo quando viene annullata,giustamente,un'altra rete:stavolta è Quagliarella a essere al di la dell’ultimo difensore sul tiro di Dossena che si trasforma in un assist.Poca fortuna anche sulla successiva conclusione dell’ex Treviso ma soprattutto su quella dell’altro terzino di spinta di Meregalli ovvero Pasqual al minuto 59 quando è la traversa a respingere il tiro a colpo sicuro da centro area.Caso vuole che questa azione in Fiorentina-Reggina veda protagonista anche il canturino Jorgensen cui,pochi istanti prima della suddetta traversa,viene negato il gol da un grande intervento del portiere.In pratica un’azione che si sdoppia fantacalcisticamente parlando visto che da quel punto di vista coinvolge “attivamente” le due squadre coinvolte nel match del Gabinetto.Il 4 a 1 ospite prende corpo solo nella mezzora finale anzi principalmente grazie al posticipo serale.Il nuovo vantaggio arriva al 67° ma prima è nostro dovere narrare del sinistro parato di Dossena al 60° e soprattutto del pallonetto sotto misura di Cassano al 65°:la palla scavalca il portiere ma c’e l’intervento quasi sulla linea di Balleri in Sampdoria-Livorno e di Pasqual in questo fantamatch che però rimandano solo di poco lo svantaggio per le compagini di Camolese e Meregalli.Ci pensa infatti Maggio,come detto al 67°,a ribadire in rete una corta respinta del portiere con un tap-in di sinistro che fa esplodere la curva dei padroni di casa al Marassi e quella degli ospiti nell’impianto vedanese.Nella ripresa dei secondi tempi delle gare pomeridiane ci sono gli ingressi in Torino-Empoli di Di Michele da una parte e Giovinco dall’altra.Più utile risulta l’empolese a livello di punteggio ma anche per il bel destro con cui impegna Sereni all’Olimpico di Torino e Julio Cesar in questo fantaincontro.Di Michele invece all’82° viene chiuso in area dalla tempestiva uscita del portiere e poi all’87° si divora una grande chance:su un lancio in profondità viene ancora chiuso dall’uscita,stavolta fuori area,di Castellazzi,ma poi la palla gli ricapita sulla testa e,sia pure con la porta libera,dal limite colpisce ma senza centrare il bersaglio.Erroraccio pagato caro sia dalla squadra granata che da quella vedanese che dopo i due pali e le due reti annullate recrimina con la sfortuna anche al 93° di Siena-Udinese quando Quagliarella va vicinissimo al gol non agganciando per un soffio a pochissimi metri dalla porta il tiro-cross di Pepe,suo compagno nell’Udinese ma suo avversario virtuale(virtuale si visto che è in panchina tra i lariani).Il posticipo Palermo-Juventus è la mazzata definitiva per Meregalli che ci mette del suo lasciando fuori Amauri.Il gran colpo di testa di Chiellini sugli sviluppi di un corner finisce alto e con esso sfuma la chance del 2 a 2 per i vedanesi ai quali il 5,5 del difensore bianconero serve giusto per certificare la fascia 1.Leoni risponde col 6,5 di Molinaro,col 6 di Camoranesi(tre conclusioni per lui ma solo una nello specchio della porta) e soprattutto il 13,5 di Del Piero la cui doppietta non serve alla Juventus per evitare la sconfitta.Serve però a Leoni per accrescere la sua vittoria fantacalcisitica.Pinturicchio segna entrambe le sue due reti avventandosi su una respinta del portiere e facendosi valere come opportunista in area di rigore e sfiora il tris con un magistrale calcio di punizione che coglie il palo a portiere ormai battuto.La vittoria dell’A.A.A Ylenia Carrisi cercasi si fa ampia nel finale grazie al contributo del suo capitano ma è senz’altro meritata.Il gol di Mutu nel finale fa si che la Viennese Oyster mantenga 4 punti di margine ma Cassano e soci non sembrano intenzionati a mollare la presa e hanno ancora speranze di tricolore considerando che tra le tre gare che mancano c’e anche lo scontro diretto,da giocare in casa,nell’ultimo turno.Li potrebbe decidersi tutto a patto però che il divario dalla vetta diminuisca nelle due giornate precedenti.La squadra di Leoni è in grande forma,13 punti nelle ultime 5 partite,e proverà fino all’ultimo a contendere a quella di Pesce il tricolore.Addio sogni di gloria invece per il Bari Vecchia che cade dopo 3 successi consecutivi fallendo la prova di maturità al cospetto della vice capolista.Non viene quindi fatto quel salto di qualità necessario per rimanere ancorati alla corsa scudetto.Rimane teoricamente in piedi la possibilità di primo posto o comunque quella di arrivare secondi ma occorrerà guardarsi dall’attacco dei Carrarmatrix e difendere un terzo posto comunque più che onorevole.MIGLIORE IN CAMPO SKY:DEL PIERO(A.A.A. YLENIA CARRISI CERCASI)

Arranca e soffre ma alla fine porta a casa una vittoria che potrebbe risultare decisiva la Viennese Oyster.In mancanza di Ibrahimovic è Adrian Mutu a vestire i panni del salvatore della patria.Sua la rete che al 91° piega la resistenza di un Top Gun ridotto in dieci per carenza di difensori e consente alla squadra di Pesce di mantenere 4 punti di vantaggio sull’A.A.A Ylenia Carrisi cercasi a questo punto rimasta l’unica seria concorrente vista la sconfitta del Bari Vecchia proprio contro l’undici di Leoni.Ora sarà quindi presumibilmente lotta a due e quanto durerà questa lotta dipende molto dalla capolista ultimamente in grande affanno anche se pure stavolta,come domenica scorsa,la vittoria sia pur di misura,sofferta e magari non meritatissima,è arrivata.E’ arrivata si grazie a Mutu ma soprattutto grazie all’inferiorità numerica dei padroni di casa che non entrano in fascia 1,fermandosi a 63,nonostante l’11 di Kakà protagonista di una rete e di una mega prestazione nell’anticipo Milan-Cagliari.Le scelte di Lunghi fanno si che la squadra rimanga in dieci perché dei 6 difensori schierati tra campo e panchina solo la metà vanno in campo nella 32° di A e i rimpianti riguardano il fatto di aver lasciato in tribuna Terlizzi,abile e arruolabile dopo l’infortunio, o di aver scelto il 4-4-2 che per forza di cose diventa 3-4-2.Un centrocampo a 5 non era ipotizzabile visto che c’erano di fatto solo 4 uomini disponibili ma certo si poteva pensare a un 3-4-3 visto che i due punteri lasciati in panchina,Iaquinta e Simone Inzaghi,sono poi scesi in campo in tempo utile per ricevere una valutazione.Sarebbe bastato anche un Corradi lasciato in tribuna assieme all’infortunato Miccoli.L’attacco titolare nel complesso non brilla con Maccarone e Tavano attestati sulla sufficienza anche se a onor del vero c’e da dire che al Livornese viene annullata una rete che pare essere regolare.A impedire l’entrata in fascia 1 sono anche il 4 del portiere Coppola,battuto due volte in Atalanta-Inter, e il 5 di Paolo Cannavaro leader di una difesa che si ritrova a 3:Ujfalusi e Fernando Couto non scendono in campo e lo stesso vale per De Rosa seconda alternativa di una panchina dalla quale si può alzare il solo Galante.Il suo 6 serve a poco così come serve a poco il 6,5 di Legrottaglie che completa il quadro di una retroguardia menomata per cause di forza maggiore.Il 17,5 messo insieme non è da buttare ma viene superato dal 21 dell’attacco rivale e poco importa se a centrocampo i padroni di casa fanno meglio(27,5 a 24).La grande prova di Kakà è oscurata dai 5,5 degli altri 3 componenti del reparto ovvero l’ala sinistra Behrami,l’esterno sinistro Foggia e Rosina che,in assenza di Aquilani e Milanetto,deve riciclarsi nel ruolo di regista arretrato.In panchina ci sono Dalla Bona e Cascione che non sarebbero comunque potuti essere utili alla causa dato che non scendono in campo rispettivamente con Napoli e Reggina.5 insufficienze,anche se tre di queste contenute,non possono che coincidere con nessuna rete all’attivo quando giochi in inferiorità numerica a meno che gli altri componenti non facciano quegli sfracelli che di fatto fa soltanto il ritrovato Kakà.Dopo una vittoria e un pareggio per la squadra di Lunghi,che sembrava in leggera ripresa,arriva quindi una sconfitta visto che la Viennese Oyster in fascia 1 ci entra ampiamente(70) grazie soprattutto al 10 di Mutu che in pratica sopperisce al 4,5 di Sosa,suo compagno in un attacco dove troviamo anche il 6,5 di Borriello.Di fatto quella dell’argentino è l’unica insufficienza della squadra caratterizzata dal “senza infamia e senza lode” vista la presenza di ben sei sufficienze secche.In attacco c’e da fare i conti col forfait di Ibrahimovic al cui posto inizialmente era stato inserito Martinez.Il rientro in formazione di quest’ultimo è però rimandato dato che non prende il voto in un Catania-Napoli da cui invece viene tratto il punteggio poco edificante di Sosa preferito all’altro partenopeo Calaiò nell’ordine di panchina.A centrocampo Pesce non convoca Vergassola e soprattutto Leon non potendo così sfruttare la rete di quest’ultimo in Roma-Cagliari e non sono titolari nemmeno Gargano e Budel.La cabina di regia viene affidata al rientrante Liverani ago della bilancia di un centrocampo attestato sull”arida” media del 6.Questo è il voto che prendono anche la mezzala sinistra Baiocco,l’esterno destro Inler e Fernando Tissone che prende il posto di Leon come trequartista.Dietro viene fatto fuori Marzoratti,scelta comprensibile dopo l’harakiri di sette giorni fa,che si accomoda in tribuna assieme agli infortunati Felipe e Zapata.I 6,5 del portiere Frey e di Stovini,al rientro dalla squalifica,elevano un po’ il livello di una retroguardia per il resto sufficiente nel centrale Loria e nel recuperato esterno sinistro Bellini.Restano fuori i due acquisti più recenti ovvero Balzaretti e Radu.Il grande ex dell’incontro è Adrian Mutu che non ha nessun rispetto per la squadra con cui ha conquistato due secondi posti nelle due passate stagioni.Battute a parte,il romeno si comporta da professionista come è giusto che sia lasciando da parte i ricordi anche perché la compagine ospite ha uno scudetto da conquistare,traguardo che ripagherebbe l’attaccante viola appunto dei due secondi posti precedenti.Eppure inizialmente la gara sembra sorridere ai padroni di casa sia perché nel primo anticipo Roma-Genoa Borriello non va in gol sia per quanto accade nei minuti iniziali del secondo anticipo Milan-Cagliari.All’Olimpico l’ex reggino non si comporta male e va anche vicino al gol in almeno un paio di circostanze:una di queste poi sfocerà nel gol della squadra di Gasperini ma questo poco importa alla Viennese Oyster che rimane sullo 0 a 0.Tale punteggio in teoria cambierebbe all’8° minuto del match del Meazza.Cambierebbe perché il bel gol di Kakà,fuga palla al piede e rasoterra vincente dai 20 metri,di fatto vale l’1 a 0 solo per i rossoneri e non per il Top Gun fermatosi al di fuori della fascia 1.Il pallone d’oro 2007 è comunque molto attivo e prova a trascinare da solo sia gli uomini di Ancelotti che quelli di Lunghi. Ci vuole tutta la bravura del portiere(Storari a S.Siro,Frey a Cantù) soprattutto per sventare il suo destro secco dal limite a la sua volee negli scampoli finali e la compagine lariana va vicina al vantaggio anche con l’altro suo funambolo in campo ovvero Foggia bravo a inserirsi in area dalla sinistra costringendo il portiere a deviare sull’esterno della rete il suo insidioso rasoterra.Il cagliaritano comunque non va oltre il 5,5 ma ci pensa l’11 di Kakà a far chiudere il sabato calcistico in teorico vantaggio gli uomini di Lunghi.Teorico perché la carenza di difensori arruolabili nelle gare domenicali di fatto lascerà i padroni di casa in dieci facendo svanire la superiorità espressa nel Saturday night.Nulla di rilevante da segnalare nei primi dieci minuti di gioco delle gare della Domenica pomeriggio col fantaderby che torna a essere vivo solo all’11° istante in cui Inler cerca di ripetere la prodezza di domenica scorsa ma stavolta la sua fiondata da fuori è imprecisa e si perde sul fondo.Lo svizzero è meno pungente di altre volte e sulla destra si limita più che altro a limitare il temibile connazionale Behrami in uno scontro a base di orologi,cioccolata e conti bancari a prova di bomba.Possiamo dire che riesce nell’intento visto che i pericoli non arrivano dal laziale ma ed esempio da Rosina,colpo di testa di poco alto al 12°, e da Tavano il cui velenoso sinistro al 14° sibila fuori di pochissimo.Confortata dalla notizia del gol di Pasqual,che blocca momentaneamente sul pareggio l’A.A.A Ylenia Carrisi cercasi,Bellini e soci giocano più tranquilli e buttano il naso in avanti alla ricerca del vantaggio.L’atalantino,libero di scorazzare sulla sinistra anche per l’inconsistenza del diretto avversario Foggia,al 16° cerca gloria in attacco senza dimenticarsi di Francesca in difesa ma il suo sinistro sorvola la traversa.Col passare del tempo la compagine ospite cresce di tono aiutata da un Mutu che fa capolino nella partita al 25° con una bella semirovesciata volante su cross di Liverani.Un minuto più tardi tocca a Sosa rendersi veramente pericoloso:su servizio di Mutu il Pampa entra in area e tira prontamente in porta ma trova la grande uscita bassa di Coppola che gli nega la gioia di un gol che sembrava fatto.Il settore ospiti deve soffocare in gola l’urlo liberatorio e continuare a soffrire per un match che non sembra volersi sbloccare.A centrocampo c’e molta poca qualità,Kakà a parte,su entrambi i fronti con gente come Rosina,Foggia e Tissone che non riescono a sfruttare la loro apprezzabile tecnica per far compiere il salto di qualità alla propria squadra.Il torinista in cabina di regia stenta e leggermente meglio si comporta il suo omologo Liverani che al 41° serve in area Baiocco che però calcia centralmente con l’interno destro.Gli ospiti chiudono comunque la prima frazione in attacco anche se il destro di Mutu al 43° e l’incornata di Sosa nel secondo minuto di recupero sono tutto fuorché precisi e insidiosi.A inizio ripresa la squadra di Pesce prova a insistere perché si rende conto che l’inferiorità numerica pesa molto sulle gambe dei padroni di casa che devono faticare a reggere l’uomo in meno.Cannavaro palesa molte difficoltà quando deve andare a chiudere su Mutu e in generale la difesa,ridotta a 3,non da certo l’impressione di totale e comprovata affidabilità.La porta di Coppola viene minacciata dal destro di romeno al 47° e dal sinistro di Tissone 4 minuti dopo e in entrambi i casi la palla sfila a lato ma non di molto.Per reagire la squadra di casa si affida all’estro di Kakà e alle sortite dei suoi due attaccanti per la verità non molto in partita nella prima parte di gara.Maccarone prova a entrarci al 55° ma la sua zuccata è imprecisa mentre Tavano un minuto più tardi è decisamente più insidioso nel girarsi molto bene palla al piede e nel sfiorare la porta con un bel rasoterra mancino a incrociare. Al 62° potrebbe esserci la svolta della gara e di riflesso dell’intero campionato:sul lancio dalle retrovie di Galante,Tavano scatta verso la porta avversaria liberandosi della guardia di Loria prima di scavalcare Frey con un pallonetto e realizzare quello che sembrerebbe l’1 a 0 per il Top Gun.Usiamo il condizionale perché l’arbitro annulla perché a suo avviso nell’azione l’ex Valencia compie giocata irregolare nei confronti del difensore senese.Il fallo in realtà sembra non esserci e la rete pare avere tutti i crismi della regolarità ma a nulla servono le proteste dell’attaccante e di tutta la panchina lariana.Il pubblico rumoreggia infastidito per il torto subito e iniziano a piovere fischi di disapprovazione nei confronti del direttore di gara.I vice campioni in carica provano a mantenere alto il baricentro e al 73° tornano alla carica con Maccarone che al 73° si gira bene e calcia rasoterra trovando la riposta di un attento Frey.Le controffensive ospiti si fanno sempre più rare e sono limitate alle giocate di un Mutu che è l’ultimo ad arrendersi.La notizia del gol del vantaggio dell’A.A.A Ylenia Carrisi cercasi contro il Bari Vecchia mette alle corde gli uomini di Pesce che sanno che devono segnare se non vogliono ritrovarsi i concittadini a soli 2 punti di distanza.Le forze e le idee iniziano a scarseggiare e lo 0 a 0 sembra inevitabile quando il quarto uomo alza il cartello indicante i 4 minuti di recupero.Nel secondo di questi c’e però il colpo di scena:fuga di Bellini in contropiede,palla centralmente per Borriello che di tacco serve a centro area il liberissimo Mutu che mette dentro scatenando il delirio nel settore ospiti e l’euforia di tutto l’entourage “viennese”E la rete che decide il match,visto anche che nel posticipo finisce di poco a lato il destro di Legrottaglie il cui 6,5 non basta al Top Gun per entrare in fascia 1,e ha il suo enorme peso nella corsa scudetto. Secondo successo consecutivo per Baiocco e soci che portano a casa un altro pezzettino di scudetto nonostante le difficoltà attraversate in questo periodo.Per essere sicuri del tricolore ci vorranno due vittorie nelle ultime tre gare o addirittura ne basterebbe una sola se questa avvenisse nello scontro diretto da brividi contro l’A.A.A Ylenia Carrisi cercasi all’ultima giornata.Se la squadra vincesse invece le due gare precedenti quel match non avrebbe alcun significato.Curiosità vuole che a giocarsi il titolo siano le uniche due squadre in campo per onor di firma,in quanto già eliminate,nel turno conclusivo della prima fase delle coppa in programma domenica prossima.In esso cercherà riscatto la compagine di Lunghi che nella circostanza incassa la nona sconfitta di un campionato fin qui avaro di soddisfazioni con la vetta distante ben 18 punti e l’ultimo posto solo 2.Evitarlo sarà l’obbiettivo di queste ultime 3 giornate in cui la squadra dovrà provare ad aumentare la frequenza delle vittorie finora molto scarsa:solo 6 successi in 25 partite totali,solo 2(entrambi contro I Carrarmatrix) nelle ultime 10.MIGLIORE IN CAMPO SKY:KAKA’(TOP GUN)

Passiamo proprio all’unica squadra in grado di risollevare le sorti del Top Gun nell’ultimo periodo ovvero I Carrarmatrix.Dopo due inopinati KO Carbone torna al successo battendo il collega con cui vanta la migliore tradizione dal 2002,anno del suo approdo nella Bicocca’s league poi diventata Lega-ti al palo,ovvero Crippa.Contro il tecnico casatese ottiene la terza vittoria su quattro gare disputate in campionato e la quarta su sei contando anche la coppa.Giuseppe Prisco tabù per i casatesi sempre sconfitti nelle tre gare giocate in quell’impianto in questa stagione e fra sette giorni le due compagini si contenderanno,assieme al Bari Vecchia,i due posti del girone A validi per la qualificazione alle semifinali di coppa.Restando sulla più stretta attualità diciamo che il 2 a 0 all’inglese,un gol per tempo,con cui i padroni di casa si impongono tutto sommato ci sta anche se forse gli ospiti meritavano quantomeno di ridurre la sconfitta dato che si sono fermati a solo mezzo punto dalla fascia 1.L’eurogol e il 10 in fantapagella di Vucinic,uno degli ex dell’incontro,nel primo anticipo Roma-Genoa vengono vanificati dalle due reti incassate da Doni(4) nello stesso incontro e da ben 6 insufficienze,due per reparto,tra le quali quelle dei napoletani Lavezzi e Mannini che rappresentano il terzo mini blocco della squadra dopo quelli ormai consolidati provenienti da Milan(4 rappresentanti nella circostanza) e Roma(3).Il montenegrino è il degno sostituto,tra i giallorossi come tra i campioni di Lega in carica,dell’infortunato Totti.Nella prima linea casatese manca Gilardino ma ancora peggio va dall’altra parte dove ci sono ben tre punteri,tra i quali l’ex Lucarelli,squalificati.Nonostante ciò i padroni di casa arrivano a quota 74 distanziando di 8,5 punti lordi(6,5 netti) l’avversario e quindi legittimando la vittoria che arriva grazie ai sigilli di Vargas e Pandev.La differenza in pratica la fanno i 10 dei due marcatori dell’incontro(la rete di Vucinic scompare fantatacalcisticamente parlando) visto che per il resto nella formazione concorezzese nessuno brilla particolarmente col resto dei voti che oscillano tra il 5,5(avuto da ben 5 elementi) e il 6,5 di Tonetto.Oltre che in attacco Carbone ha problemi di formazione anche a centrocampo dove mancano Santana e Mauri,non convocati da Fiorentina e Lazio,e in più c’e da fare i conti con la regola del Vinzo che penalizza nella circostanza Doni(avrebbe penalizzato anche Santana) e con il fatto che Cozza e Figo vengono dati in panchina alla vigilia.Visti i risultati(Doni espulso e con un 3 come fantavoto in Atalanta-Inter,Figo e Cozza non scesi in campo in tempo utile per essere valutati) si rivela saggia la scelta di schierarsi a 3.In attacco oltre che coi 3 squalificati si deve fare i conti con la “precarietà” di impiego nel Torino di Alvaro Recoba che stavolta alla vigilia viene dato titolare ma il tecnico concorezzese non rischia e sceglie l’attacco a 2 portando in panchina Giuly e schierando il solo Pandev al fianco del Chino.Si opta quindi per un non certo molto fantacalcistico 5-3-2 suggerito però dalle assenze e soprattutto molto efficace a conti fatti tra i cui interpreti di centrocampo ci sono ben due ex casatesi.Uno è Daniele Franceschini,subentrato dalla panchina al titolare Figo,l’altro è più illustre ed è il campione del mondo Simone Perrotta a lungo alle dipendenze di Crippa in passato.Il romanista conquista la sufficienza a differenza del doriano che pende 5,5 come l’altro esterno Diana.Un cambio forzato anche in difesa dove oltre a Comotto,per lui stagione finita,deve rinunciare anche a Siviglia non sceso in campo in Parma-Lazio.Al suo posto dentro Burdisso,preferito a Castellini nell’ordine di panchina,e l’argentino ha il potere di dare un ulteriore tocco di nerazzurro in più in una retroguardia a quel punto interista per i suoi tre quinti vista la presenza di Materazzi e Maicon.Quest’ultimo è l’esterno di destra con il dirompente Vargas a sinistra e Tonetto che scala a fare il centrale al fianco di Burdisso e Materazzi.In porta c’e Handanovic preferito,giustamente visti gli esiti delle partite,al panchinaro Fontana e a Campagnolo che di fatto è l’unico a finire in tribuna per scelta puramente tecnica.Ha qualche possibilità di scelta in più Crippa che in attacco recupera l’ex Saudati,squalifica scontata,ma decide di lasciarlo in panchina per dare spazio al trio Lavezzi-Vucinic-Di Natale.Il 10 dell’ex leccese copre i 5,5 degli altri due e nel complesso viene fuori un confortante 21 e una media superiore(7 contro 6,8) a quella del quintetto difensivo avversario.Esattamente come quello concorezzese anche il centrocampo ospite non convince:Crippa fa esordire Mannini ma il figlio dell’ex portiere della Fiorentina sulla fascia sinistra stecca(5).Non fa faville nemmeno Palombo(5,5) mentre emergono in positivo i 6,5 dei due milanisti ed ex interisti,alle dipendenze di Carbone nella prima edizione “cartacea” e non multimediale della Bicocca’s league,ovvero il regista Pirlo e Clarence Seedorf,quest’ultimo schierato sulla fascia destra ma con compiti di accentramento al fine da fungere da vero e proprio trequartista.Rimangono in panchina il 7 di Sissoko e il 6 di Ledesma mentre non c’e altro che la tribuna per Gattuso e Jimenez così come per i difensori Bonera,Kroldroup e Oddo(infortunato). Quella dell’ex laziale è l’unica defezione di una difesa dalla quale vengono esclusi anche gli esterni di ruolo Maxwell e Cassetti.Il campione di lega in carica decide infatti di affidarsi a difendenti per così dire più centrali,anche se con un passato da terzini,e quindi davanti al portiere Doni troviamo da destra a sinistra Panucci,Kaladze e Maldini con il 6 di quest’ultimo che si eleva leggermente rispetto ai 5,5 dei due compagni di reparto e forse anche di merende.Carbone vince la partita impostandola bene dal punto di vista tattico e facendo di necessità virtù viste le assenze dalla metacampo in su.L’esclusione di Doni,suggerita anche da motivi di tifo,si rivela azzeccata anche se la non utilizzabilità di Cozza e Figo impoverisce ulteriormente di classe un centrocampo con la cabina di regia affidata a un Perrotta coriaceo e combattivo ma non certo dai piedi super sfavillanti. Il numero 20 romanista è di scena nel primo anticipo assieme all’altro giallorosso concorezzese Tonetto.I due mettono insieme un non disprezzabile 12,5 e sono protagonisti dell’azione del primo gol della squadra di Spalletti:sul cross da sinistra dell’ex doriano Perrotta fallisce per un soffio il tocco di testa sotto porta ma la palla finisce a Taddei che,anche con l’aiuto di un rimpallo favorevole,insacca.E’ chiaro però che l’azione serve poco ai Carrarmatrix che col colpo di testa vincente dell’ex reggino avrebbero visto lievitare di 4 punti(gol+assist) il proprio punteggio.Più utile,ma per il Navarro,quanto accade poco dopo ovvero l’eurogol di Mirko Vucinic che dopo aver sfiorato la porta con un bel colpo di testa in avvio la centra con una prodezza,stop ai 20 metri e gran sinistro vincente a spiovere,che è senz’altro utile ai casatesi anche se il punteggio da essi raggiunto alla fine della gara impedirà di riconoscere questa segnatura anche a livello fantacalcistico.Il vantaggio di fatto non c’e anche per i voti non esaltanti degli altri due romanisti,Doni e Panucci,che in due fanno meno(9,5) del montenegrino da solo(10).Dai 4 suoi milanisti in campo nell’anticipo delle 20.30 Crippa ricava un 24,5 ma solo una tiro vagamente pericoloso,di Pirlo,respinto dalla difesa.Carbone è ignaro di quanto succede in Milan-Cagliari mentre il match è in corso visto che in quel momento è impegnato nella cena di compleanno della sua amica Alessandra(e se vogliamo anche del suo onomastico visto che come tutti sanno il 5 Aprile si festeggia San Vincenzo) al ristorante “Mas” situato a Milano in zona Navigli e specializzato in pietanze di quella Spagna che il presidente di Lega ama tanto.Saprà solo più tardi dell’esito della gara del Meazza e avrà modo di rallegrarsi del fatto che le reti rossonere non siano state realizzate da qualche elemento della formazione a lui avversa in questa 25° giornata della Lega-ti al palo.La sua squadra,scampato il pericolo di uno svantaggio,prova a contrattaccare già dai primi minuti delle gare domenicali.Al 5° Alvaro Recoba tanta la volee di sinistro trovando la pronta deviazione in corner di Alexander Doni cui nella circostanza viene risparmiato il duello a base di omonimia con l’atalantino Cristiano. Quindi al limite in campo non si parla di Doni ma di un dono solo,singolare…Dopo questa deprecabile scemenza torniamo a bomba sulla cronaca del match per segnalare altri interessanti tentativi a cavallo tra il 10° e il 15° minuto.In questo lasso di tempo ci provano sia gli ospiti,con Lavezzi e Palmbo,che i padroni di casa che si affidano ai loro due torinisti Recoba e Diana.L’uruguiano al 13°calcia di poco a lato una punizione,l’ala un minuto più tardi s’inserisce bene in area centralmente ma s’imbatte nella pronta respinta di Doni che gli sbarra la strada.Avvio di gara comunque gradevole anche se forse manca un po’ di qualità in mezzo al campo da una parte e dall’altra specie per quel che concerne la fasce:Diana limita bene Mannini ma non spinge con costanza e anche sull’altro versante Franceschini appare meno tonico di altre volte.A destra nemmeno il terzino Maicon appare in grande giornata ma a sinistra c’e uno straripante Vargas che si aggiudica anche la palma del migliore in campo in assoluto.Da quella parte il catanese fa il bello e il cattivo tempo risultando l’arma in più dei suoi assieme a Pandev col quale combina molto bene intorno alla mezzora:sinistro del macedone ben parato da Doni.Vargas di fatto agisce praticamente da centrocampista più o meno come nel nuovo Catania di Walter Zenga e quindi di fatto si può parlare di un 4-4-2 in cui Tonetto si allarga a quarto di difesa e Franceschini diventa mezzala e non ala sinistra per lasciare spazio alle incursioni del peruviano.La difesa nel complesso pur formalmente senza Materazzi,che entrerà solo nel secondo tempo di Atalanta-Inter,non ne risente e regge bene almeno fino al 33° quando ci vuole una tempestiva uscita di Handanovic per disinnescare l’iniziativa di Di Natale che poi si riavverta sul pallone respinto ma non inquadra la porta.Avendo “sprecato” ben 6 uomini di movimento negli anticipi Crippa ne ha solo 4 nelle gare domenicali ed è logico che siano gli avversari ad avere maggiori chance.Essi ne capitalizzano una al minuto 35 quando Pandev entra in area servito dal solito Vargas e “buca” Doni con un sinistro centrale ma potente che il portiere tocca ma non riesce ad evitare che finisca in rete.Il Navarro risponde subito con una fiondata da fuori di Palombo che finisca alta sopra la traversa.La traversa è anche la parte di porta che respinge,al 37°,lo splendido calcio di punizione a giro di Recoba che pietrifica il portiere avversario ma è davvero molto sfortunato.Il raddoppio quindi non arriva ma non arriva nemmeno,poco dopo,l’1 a 1 visto che Handanovic è bravo a non farsi sorprendere dal destro secco di Mannini.E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude col meritato vantaggio dei Carrarmatrix molto più abili degli avversari dalla trequarti in su.Questa superiorità viene confermata e anzi acuita a inizio ripresa:è il 48° quando su un corner dalla destra Vargas s’inserisce sul secondo palo e calcia trovano la respinta di Doni il quale però nulla può sul successivo tap-in dell’esterno catanese che realizza il 2 a 0 e va a esulare in maniera un po’ curiosa.Non tanto perché si toglie la maglia e l’appoggia sulla bandierina,per questo verrà ammonito,ma quanto perché finge di spararsi un colpo alla tempia e poi si lascia cadere a terra.Esultanza che i telecronisti di Mediaset Premium non ritengono molto appropriata ma che in realtà sembra avere più del goliardico che del macabro almeno secondo il nostro giudizio.Vargas al 74° ha anche modo di sfiorare la doppietta personale perché,dopo un paio di tentativi infruttuosi di Lavezzi,si inserisce ottimamente in area dalla sinistra con una ficcante percussione arginata solo dall’intervento in extremis di Doni in uscita bassa.3 a 0 scongiurato ma partita virtualmente chiusa.L’attacco casatese infatti appare spuntato con Lavezzi e Di Natale in giornata poco felice e ben controllati dalla difesa dei padroni di casa che come detto nella ripresa acquista Materazzi ma vede anche,dall’inizio,la presenza dell’altro nerazzurro Burdisso abile anche a inserirsi in area del Navarro(nome che al numero 16 nerazzurro evoca brutti,dolorosi in senso stretto e certamente non ancora sopiti ricordi) al minuto 81 sebbene il suo colpo di testa finisca sul fondo.Di Natale e Lavezzi hanno però un paio di sussulti d’orgoglio coi quali provano a riaprire il match nel finale.All’83° il numero 10 bianconero devia alla grande con un colpo di testa un preciso cross dalla sinistra ma Handanovic si supera alzando la palla sopra la traversa con uno spettacolare quanto efficace colpo di reni simile a quello con cui Buffon disinnescò l’incornata di Zidane nei supplementari della finale del mondiale 2006.Il portiere sloveno è superato invece dal destro rasoterra di Lavezzi al 91° ma per sua fortuna la palla finisce sul palo.Pareggiato così il conto dei legni ma non certo quello delle reti visto che I Carrarmatrix vincono 2 a 0 e si avvicinano al terzo posto ora distante solo 3 lunghezze.Torna a far punti la compagine di Carbone che ottiene la decima vittoria in campionato e senza dubbio si conferma come quella più allergica ai pareggi.Solo 4 le “X” in 25 gare di campionato e,allargando il discorso anche alla coppa dove non ha mai pareggiato,la frequenza è di 4 su 30.Un solo pareggio nel girone di ritorno,un solo pareggio addirittura nelle ultime 16 giornate di campionato e nelle ultime 19 partite stagionali(7 vittorie e 11 sconfitte).Le mezze misure non sembrano appartenere ai concorezzesi cui restano 3 gare per chiudere al meglio il solito campionato altalenante fino all’inverosimile.Prima di sarà da provare a conquistare l’accesso alle semifinali di coppa e lo stesso discorso vale per il Navarro che con questa abbandona definitivamente e matematicamente i sogni di podio e con buona probabilità anche quelli di quarto posto.La terza sconfitta nelle ultime 5 gare di campionato,nelle quali non è mai arrivato il successo pieno,impedisce di staccarsi dalle zone basse della classifica con l’ultimo posto che rimane a soli 2 punti.Una vittoria nelle ultime 8 gare ufficiali,anche se ottenuta contro la capolista Viennese Oyster,è un dato che fotografa bene il momento no dei casatesi autori di un campionato decisamente deludente.MIGLIORE IN CAMPO SKY:VARGAS(I CARRARMATRIX)

La terza vittoria esterna,e canturina, di questo 25° turno è opera del Billionaire che s’impone 2 a 1 sul campo di un Monica & son che rimane quindi fanalino di coda.La squadra di Guagnini si ferma a 70,5 e quindi a solo mezzo punto dal pareggio per colpa delle tre reti incassate da Gigi Buffon nel posticipo Juventus-Palermo.Il portiere bianconero porta a casa un esiguo 2,5 che di fatto costa la sconfitta ai milanesi ai quali deve essere tolta una delle reti “reali” siglate da De Rossi e Rolando Bianchi.A parità di punteggio(9,5 per entrambi) va a sparire quella del laziale per questioni di ruolo mentre sull’altro versante valgono a tutti gli effetti i sigilli di Pazzini e Vannucchi visto che la compagine ospite,grazie soprattutto ai 10 dei due,tocca quota 72 che significa fascia 2 e vittoria.I 3,5 punti di divario netto sui padroni di casa dicono che il successo canturino ci sta anche se il pareggio probabilmente sarebbe stato il risultato più giusto per quanto visto in campo.Gli uomini di Moretti alla fine l’hanno spuntata e grazie a questo successo rimangono soli al quinto posto,staccano di tre punti le squadre che la seguono in classifica e non perdono contatto coi Carrarmatrix quarti in classifica.Viene ridotto anche il distacco dal terzo posto ma con 7 punti da recuperare al Bari Vecchia a 3 gare dalla fine raggiungere la zona podio sembra alquanto improbabile.L’obiettivo quindi è quello di conquistare un quarto posto che non sarebbe estremamente prestigioso ma nemmeno da buttare.Contro il Monica & son funziona molto bene l’asse viola(7 a Montolivo) e toscano in generale,considerando anche l’empolese Vannucchi,in grado di coprire e non far pesare il 4 del portiere Kalac e i 5 secchi di Domizzi e Trezeguet.Nessuna insufficienza invece a centrocampo dove c’e l’importante ritorno di Cambiasso ma nel quale il tecnico lariano sbaglia a non inserire l’altro interista Vieira,a segno in questa giornata.Errato anche non affidarsi a Pippo Inzaghi visto che costui realizza una doppietta ma alla fine sono tutti rimpianti contenuti visto che i tre punti arrivano lo stesso.La cosa più strana è che i padroni di casa perdono pur avendo meno insufficienze,2,nella loro formazione.Si tratta però di due insufficienze pesanti visto che oltre al 2,5 di Buffon troviamo il 4,5 di Stellone subentrato dalla panchina a un Pato non sceso in campo in Milan-Cagliari.L’assenza del baby talento brasiliano quindi incide sull’economia del match e non bastano le reti di De Rossi e Bianchi e l’assist di Stankovic in Atalanta-Inter per evitare la sconfitta numero 11 in questo campionato e la numero 14 in 30 partite stagionali.I tre appena citati sono gli unici ad andare oltre la sufficienza e così si spiega il punteggio netto non altissimo:68,5.Come detto in attacco c’e il forfait di Pato che si aggiunge a quello del palermitano Cavani.A risultare letale è l’ordine dei punteri in panchina visto che il 6 della seconda riserva Riganà sarebbe bastato per pareggiare.Il 4,5 di Stellone invece va ad aggiungersi al 9,5 di Bianchi e alla sufficienza secca di Robert Acquafresca appena decisosi ad optare anche calcisticamente parlando per la nazionalità italiana anziché quella polacca che avrebbe potuto avere in base alle origini della madre.Non sappiamo se a convincerlo sia stato Maurizio Mosca nella puntata di Controcampo in cui il cagliaritano era ospite ma sta di fatto che egli rinuncia alla possibilità di giocare il prossimo europeo con la maglia della Polonia per avere la possibilità di vestire in futuro la maglia della nazionale italiana maggiore.Il 20 del trio offensivo meneghino serve per superare il 17,5 del non del tutto sufficiente terzetto difensivo avversario e le cose per la verità non vanno malissimo nemmeno a centrocampo dove si risponde con un apprezzabile 28 al 29 dell’omologo reparto canturino.Guagnini ha ampia possibilità di scelta la in mezzo e decide di mandare in tribuna i parmensi Dessena e Cigarini e in panchina i bianconeri ex romanisti D’Agostino e Galloppa.Coi tre big(De Rossi,Stankovic e Nedved) viene infatti schierato titolare Paolo Zanetti alle seconda presenza consecutiva dal primo minuto.La colonia torinista,rappresentata anche da Stellone,sarebbe ancora più folta se in difesa Lanna non fosse costretto a essere sostituito da Cribari preferito a Lukovic nell’ordine di una panchina in cui non c’e alcun tocco di amaranto dato che il reggino Lanzaro e i livornesi Grandoni e Knezevic vengono spediti in tribuna.Il brasiliano aggiunge il suo 6 tondo tondo a quelli di Portanova e Mexes e ne viene fuori un salomonico 18 varcato ampiamente dal 21,5 del tridente offensivo in cui come detto non viene inserito,sbagliando,il “doppiettista” di giornata Inzaghi.Moretti,non sapendo se il giocatore sarebbe effettivamente sceso in campo e in quali condizioni fisiche,lo esclude dalle convocazioni nelle quali rientra invece Julio Ricardo Cruz dopo aver scontato la giornata di squalifica.Il Jardinero va però in panchina sia in Atalanta-Inter che in questo match e lo stesso vale per Spinesi(altra rete non sfrutta dai canturini in questa giornata) visto che sono Bellucci,Trezeguet e Pazzini a comporre il trio titolare.Il 10 dell’ex atalantino è il picco di questa prima linea,quello di Vannucchi è invece il punto massimo del soddisfacente centrocampo orfano come detto di Vieira per scelta tecnica ma anche dello squalificato Pizarro.In panchina col francese c’e Konko,in tribuna col cileno troviamo invece Busce’ visto che è Morrone a unirsi agli inamovibili Cambiasso,Montolivo e Vannucchi.I due fantasisti se la cavano meglio dei due elementi più di sostanza anche se c’e da dire che il parmense e il Cuchu la loro bella sufficienza la portano a casa e sono bravi a non sfigurare nel confronto coi centrocampisti avanzati del Monica & son ovvero Stankovic e Nedved.Non del tutto convincente è invece il reparto arretrato orfano degli infortunati Chivu e Juan.Il 4 del portiere Kalac e il 5 del centrale Domizzi rovinano un po’ il quadro visto che a sinistra Zanetti se la cava discretamente(6,5) e Cicinho a destra alla sufficienza ci arriva.Il brasiliano prende il posto del connazionale e compagno di squadra nella Roma Juan e di fatto viene preferito da Moretti a Dainelli e Aronica,che vanno in panchina,e al campione del mondo Barzagli spedito addirittura in tribuna forse per l’ostico impegno del Palermo contro la Juventus o forse per le opache prestazioni fornite quest’anno dal centrale rosanero.Dopo questa esauriente esposizione delle scelte tecnico-tattiche dei due allenatori nulla ci vieta di passare alla cronaca di un match gradevole nel suo complesso e che si sblocca abbastanza presto.Nel primo anticipo Roma-Genoa c’e infatti il gol su rigore di Daniele De Rossi che regala la vittoria ai giallorossi e porta in vantaggio la compagine di Guagnini.Il numero 4 romanista aveva sfiorato la rete precedentemente con un calcio di punizione,di poco alto,e con un bel rasoterra mancino parato con qualche difficoltà.Dal match in terra capitolina i milanesi portano a casa un 9,5 mentre per i lariani c’e il 6 di Cicinho cui si aggiunge il 4 del portiere Kalac nel secondo anticipo.In due mettono insieme solo mezzo voto in più di De Rossi:il sabato calcistico si chiude con il Monica & son in vantaggio anche da questo punto di vista.A ribaltare la situazione ci penseranno gli eventi di Domenica 6 Aprile giorno dell’8° compleanno del piccolo,mica tanto a vederlo,Ronald figlio dell’attuale numero 99 del Milan.Il destro da fuori di Montolivo al 3° è sballato,un po’ più insidioso è all’11°Cambiasso che colpisce con un controbalzo mancino dopo una respinta della difesa ma anche in questo caso la palla non centra la porta.Il Billionaire tiene in mano il pallino del gioco con l’obiettivo di ottenere al più presto il pari e i padroni di casa non possono che operare in contropiede sfruttando le discese di Stankovic e Nedved sulle corsie esterne.Il serbo al 14° serve Stellone il quale però calcia abbondantemente a lato esattamente come fa un minuto dopo sul versante opposto,all’Olimpico di Torno come al Vitagliano di Milano,Vannucchi.Lo stesso fantasista empolese va di nuovo al tiro al 21° in un’azione concitata chiusa dal destro da fuori di Montolivo bloccato a terra da Buffon.Due minuti dopo gli ospiti pareggiano.Cross dalla sinistra di Montolivo per Pazzini che,sul primo palo,si avvita molto bene e realizza con un colpo di testa imperioso e molto spettacolare.Bianchi e soci provano a contrattaccare ed è proprio l’ex reggino a servire un bell’assist a Stankovic che però calcia alto di destro dal limite dell’area facendo sfumare un’interessante possibilità.Lo stesso Bianchi tenta la conclusione personale al 26° ma viene murato da Javier Zanetti e poi va in gol,e si tratta di un gran gol con bel tiro da fuori,al minuto 38.Peccato però che la suddetta segnatura valga solo per Parma-Lazio e non per questo fantamatch che quindi rimane ancorato all’1 a 1,punteggio con cui si chiude il primo tempo.Il secondo si apre con un colpo di testa fuori misura di Stellone ma è solo un lampo isolato dei padroni di casa visto che sono gli ospiti a fare maggiormente la partita in questa seconda frazione di gioco.Molto attivo è Riccardo Montolivo e non lo diciamo solo per fare la rima baciata.Il numero 10 della Fiorentina illumina la scena a centrocampo ma senza tralasciare le conclusioni in porta come quelle dalla distanza al 53° e al 56° entrambe parata da Buffon.Rolando Bianchi prova ad allentare la tensione un minuto dopo ma il suo tiro da posizione defilata non crea troppi patemi a Kalac.La grande chance per la doppietta di Pazzini e per li vantaggio lariano capita al minuto 65 ed è presa pari pari da Fiorentina-Reggina e vede per la precisione il cross di Montolivo e il bel colpo di testa dell’attaccante che costringe alla non facile parata il portiere.Dopo un colpo di testa di Domizzi e un destro di Bellucci di poco alti a metà ripresa i padroni di casa si riaffacciano in avanti con Stellone che impegna Kalac con un rasoterra velenoso al 70° ma lo impegna un po’ meno tre minuti più tardi quando la sua conclusione è debole e velleitaria.L’attaccante granata non punge e così la pericolosità offensiva dei milanesi si riduce fino a scomparire del tutto nell’ultimo quarto d’ora quando il Billionaire stringe i tempi e mette sotto torchio la porta avversaria alla ricerca del gol partita.Ci provano ancora,ma senza incidere,Bellucci e Domizzi ma sono soprattutto i due trequartisti Montolivo e Vannucchi a minacciare la porta di Buffon.In particolare l’empolese al 77° mette in scena una bell’azione personale con la quale entra in area palla al piede dalla sinistra e fa partite un rasoterra mancino velenoso deviato in corner dal portiere meneghino che però nulla può al minuto 88 quando,su palla invitante di Pazzini,lo stesso Vannucchi va a segno con un tiro a mezz’altezza dall’interno dell’area di rigore.E’ la rete che spalanca le porte del successo esterno sia per l’Empoli che per il Billionaire cui basta il 5 di Trezeguet nel posticipo per certificare la fascia 2.Il francese impegna severamente il portiere in due circostanze e poi calcia di poco a lato l’ultima seria chance che gli capita.Non riesce a segnare ma poco importa a Moretti che porta a casa i tre punti visto che il 6 di Nedved non basta ai milanesi per riscattare il 2,5 di Buffon ed entrare quindi in fascia 2.Il ceco deve abbandonare Palermo-Juventus per uno scontro testa contro testa col palermitano Guana ma fa in tempo a prendere il voto.Questo è un vero peccato per Guagnini perché un suo N.G. avrebbe comportato l’ingresso di D’Agostino che col suo 6,5 avrebbe consentito di pareggiare.Così non è invece e per Stankovic e soci arriva la seconda sconfitta consecutiva.Il sesto posto,occupato da Navarro e Top Gun,rimane ancora a portata di mano visto che entrambe perdono e il distacco resta di 2 punti e quindi la situazione nella parte bassa della classifica è ancora tutta da decidere.Certo à che per evitare di finire all’ultimo posto occorrerà dare di più nelle ultime 3 giornate.Il Monica & son si conferma toccasana per Moretti che in campionato non vinceva proprio dall’ultima gara giocata contro il Guagnini team.Nelle ultime 6 partite erano infatti arrivate 3 sconfitte per 1 a 0 e altrettanti pareggi per 1 a 1.In pratica era anche da 6 gare che la squadra non superava quota 71 e non realizzava almeno due reti.Situazione molto simile a quella del Top Gun di recente vincitore solo nelle gare coi Carrarmatrix.MIGLIORE IN CAMPO SKY:VANNUCCHI(BILLIONAIRE)








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