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PAGELLE LEGA-TI AL PALO 2006-07

Ultimo Aggiornamento: 24/05/2007 20:54
24/05/2007 20:54
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CRIPPA 9,5

Il double sfuma con la sconfitta in finale di coppa ma non sfumano certo i complimenti per un’annata trionfale che conquistando il trofeo sfuggito in extremis sarebbe stata leggendaria.50 punti perfettamente distribuiti tra andata e ritorno con la squadra terza al giro di boa ma dopo non essere mai scesa al di sotto del secondo posto fino alla 13° giornata.All’inizio è l’unico che riesce a tenere il passo di un Lunghi che abbozza la fuga poi,complice qualche incertezza,si ritrova a meno 7 dalla vetta.Ma dall’inizio del girone di ritorno inizia una marcia superba che lo porta a recuperare ben 13 punti in 14 gare alla Sburaia e a vincere il titolo addirittura con una giornata d’anticipo.Alla fine i punti sulle due seconde sono 6,un margine considerevole in un torneo non lunghissimo,a livello di numero di giornate,come il nostro.L’artefice principale del successo è stato Zlatan Ibrahimovic,leader di un attacco che ha avuto però anche un grande contributo dall’honduregno Suazo e che nella prima parte di stagione ha saputo sfruttare molto bene l’exploit di Amauri.Dopo l’infortunio di quest’ultimo si temeva un calo e invece il rendimento è rimasto altissimo grazie all’arrivo di Cristiano Lucarelli e poi di Gilardino per avere i quali,alla luce dei fatti,è valsa la pena di sacrificare i due campioni del mondo giallorossi Perrotta e De Rossi anche perché a centrocampo si sono alternati altri giocatori di valore come Gattuso,Seedorf e Morrone o le rivelazioni Moudingayi e Franceschini.Due tra i migliori portieri del campionato,Frey e Abbiati,e una serie di difensori di tutto rispetto da Nesta a Barzagli,da Zauri a Dainelli completano il quadro dipinto in maniera sublime e abbellito dall’invasione rossonera nel mercato finale(alla fine i milanisti in rosa sono diventati 9) quando era giusto sfruttare gli uomini di Ancelotti in netta crescita dopo un inizio di campionato difficile. Uomo simbolo:Ibrahimovic STRAORDINARIO

LUNGHI 8

Vice campione per la seconda volta consecutiva visto che era arrivato secondo anche nell’ultima edizione della Bicocca’s league.Esattamente come nella passata stagione parte alla grande conquistando subito la vetta con pieno merito e mantenendola fino all’inizio del girone di ritorno.La prima fase rasenta addirittura la perfezione con 19 punti su 21 totali e le cinque vittorie consecutive con cui inizia il suo campionato.Poi però qualcosa s’inceppa nella seconda fase,quando arrivano “solo” 13 punti e soprattutto nella terza in cui il bottino si ferma a 10.Riesce comunque a mantenere la vetta fino alla 23° ma nella 4° e ultima fase arriva il crollo,la miseria di 2 punti in 7 gare,che allontana lo scudetto e mette in discussione anche il secondo posto poi conquistato col colpo di coda finale nello spareggio col Rampinelli.Un peccato perché la squadra era stata costruita in maniera egregia con l’attacco affidato al funambolico Mutu e nel quale è stata ampiamente vinta la scommessa Riganò pagato 1 solo credito ma particolarmente prolifico in zona gol così come,a inizio stagione,l’altro bomber siciliano Corona anch’egli preso con la spesa minima.L’onda sicula prosegue poi col palermitano Corini uno dei punti di forza di un centrocampo eccellente caratterizzato anche dalla presenza di autentici fuoriclasse come Kakà e Stankovic,quest’ultimo autore della miglior stagione della sua carriera.Ma è giusto sottolineare anche l’apporto dei vari Taddei,Volpi,Oddo,Comotto oltre al campione del mondo Amelia tra i pali.In definitiva la squadra si è addormentata troppo presto ma per tre quarti di stagione,come testimonia l’approdo alle semifinali di coppa,è stata sveglissima. Uomo simbolo:Mutu SPLENDENTE

MEREGALLI 8

Ha saputo sfruttare alla perfezione le prime due sessioni di mercato.I molti crediti ricavati da scambi e tagli hanno dato nuova linfa ad una squadra che aveva un po’ deluso nella prima serie di partite.I vari Doni,Rosina,Burdisso,Loria,Del vecchio,Amoruso e Quagliarella hanno ribaltato completamente la situazione aggiungendosi ad una rosa che già aveva elementi del calibro di Toni,Pandev,Morfeo,Maicon e Di Natale.Impressionante soprattutto la seconda fase con 19 punti all’attivo che hanno fatto avvicinare sensibilmente la vetta della classifica e consentito di rimanere in zona podio fino alla fine.Qualche punto di troppo perso nel finale ha tolto le speranze di scudetto ma la squadra è riuscita comunque a mantenersi viva come dimostra la vittoria sul Suma Sindaco che aveva parzialmente riaperto i giochi alla terz’ultima giornata.E’ stato anche il primo a battere la Sburaia partita fortissimo e negli scontri diretti con le compagini di Crippa e Lunghi sono stati eccellenti con 9 punti su 12 conquistati con entrambi.Un po’ meno bene è andata con le squadre di bassa classifica e probabilmente questa è la chiave del mancato successo.La stagione è comunque molto decorosa anche in virtù del fatto di aver vinto il girone di coppa e di essere usciti alle semifinali con una sconfitta di misura.Dal centrocampo in su il rendimento è stato eccelso al punto che la possibilità di scelta in questi settori a un certo punto è diventata quasi imbarazzante visto che oltre ai nomi già citati ci sono da segnalare Mauri e Bonazzoli,ceduti poi a Gennaio,ma anche Almiron e Caserta e qualche gol è arrivato anche dalla difesa dove il trio nerazzurro Maicon-Burdisso-Loria ha saputo farsi valere anche in proiezione offensiva. Uomo simbolo:Doni MERITEVOLE(anzi MERE…TEVOLE)

MORETTI 7,5

Chiude la stagione trionfando in coppa ma anche in campionato non si è comportato male con la squadra partita un po’ in sordina come del resto il suo simbolo,Totti,ma poi cresciuta in maniera inesorabile assieme al capitano romanista.Il rendimento è elevato nella seconda e nella quarta fase con rispettivamente 15 e 13 punti conquistati e alla fine raggiungerà quota 40 centrando il quarto posto finale e portandosi a ridosso della zona podio.Qualche momento di flessione qua e la ma tirando le somme si nota che gli alti sono maggiori dei bassi.Assieme a Totti occorre segnalare il grande contributo in fase realizzativa anche di Iaquinta oltre alle annate pregevoli dei vari Siviglia,Julio Cesar e Javier Zanetti in difesa e di Ledesma a centrocampo dove nella prima parte c’e stato un grande Bresciano.L’italo australiano ha avuto una seria flessione di rendimento nella seconda parte esattamente come tutto il Palermo e in più si è aggiunto l’infortunio di Vieira a complicare un po’ i piani.Ma la squadra ha saputo reagire e soprattutto con i due campioni del mondo la davanti ha saputo sopperire alle carenze di un attacco per il resto abbastanza deficitario visti i flop dei vari Bazzani,Stellone,Chiesa e Caracciolo. Uomo simbolo:Totti PUNGENTE

PESCE 6,5

Decisamente meglio da Gennaio in poi quando ha iniziato a girare in una certa maniera tutta la squadra e non solo Rolando Bianchi in attacco.Non a caso sono arrivati ben 24 punti che,aggiunti ai 15 dell’andata,portano il totale a 39 e cioè a una sola lunghezza dal quarto posto,perso dopo il pirotecnico 3 a 3 contro il Siamo ancora belli all’ultima giornata,e a cinque dalla zona podio che con un pizzico di continuità in più avrebbe potuto essere avvicinata maggiormente.In attacco ha puntato molto sulle prime punte ma Gilardino e Bogdani sono stati altalenanti e soprattutto non ha praticamente mai potuto contare su un bomber di razza come Bobo Vieri.A fare i gol ci hanno pensato Zampagna e soprattutto il già citato Bianchi e peccato che a Cantù siano sbarcati troppo tardi centrocampisti abili anche sotto rete come Perrotta e Jimenez.Prima del loro avvento in questo settore si era affidato ai più “lineari” Pizarro e Fabio Simplicio,all’estro a sprazzi di Seedorf e alle percussioni sulla fascia della rivelazione Buscè mentre per quel che concerne la difesa spiccano due veterani come Falcone e Panucci,con quest’ultimo abile anche negli inserimenti offensivi,ma anche un giovane interessante come l’atalantino Bellini che in onore al suo cognome è un buon cocktail di doti tecnico-tattiche.Nel complesso la squadra è saputa venir fuori poco alla volta e ha messo insieme un campionato non eccelso ma comunque apprezzabile.Uomo simbolo:Bianchi CAPARBIO


GUAGNINI 5,5

Dal campione in carica era lecito attendersi molto di più proprio per dimostrare che il successo dell’anno scorso non era stato frutto del caso.Con un’ ottima parte finale di stagione è arrivato anche a lottare per il quarto posto ma alla fine ha fallito anche quell’obiettivo ritrovandosi sesto e abbastanza distante anche dalla zona podio.Non ha mai dato l’impressione di potersi inserire nelle parti alte della classifica nonostante il notevole apporto dei due empolesi Vannucchi e Saudati e soprattutto dell’implacabile Crespo che sotto porta anche quest’anno ha saputo farsi valere.Hanno convinto (molto)saltuariamente i brasiliani Adriano e Mancini con l’Imperatore che sembrava essersi scosso all’inizio del girone di ritorno ma poi è tornato nell’oblio e il romanista che nella seconda fase è calato moltissimo dal punto di vista realizzativo.Oltre a Vannucchi a centrocampo segnaliamo positivamente Montolivo che a lungo andare ha soffiato spesso e volentieri il posto da titolare a un Pirlo non a livello del fantastico mondiale disputate con l’Italia in Germania.Le proiezioni offensive di Jankulovsky e Lucarelli hanno consentito nella prima parte anche alla difesa di dare il proprio contributo ma i due alla distanza sono un po’ calati a differenza di un Mexes che ha saputo mostrare le sue qualità.Chi ha deluso in questo settore è stato invece Pasqual incapace di ripetersi sui livelli della passata stagione.Frase che possiamo usare anche per la sua compagine fantacalcistica.Uomo simbolo:Crespo MODESTO

CARBONE 4

Nelle prime e nelle ultime 8 giornate il rendimento è di tutto rispetto rispettivamente con 15 e 13 punti conquistati (nella quarta fase nessuno ha fatto meglio di lui).Nelle 12 giornate centrali il vuoto più assoluto con una sola vittoria e ben undici sconfitte di cui sette consecutive che lo fanno sprofondare dal secondo all’ultimo posto evitato alla fine solo grazie alla vittoria nello spareggio.Ha avuto molte assenze specialmente dal centrocampo in su(Figo e Fiore diventati riserve nei rispettivi club a inizio stagione,i frequenti infortuni di Recoba,Cambiasso,Diana e Cozza oltre a Santana perennemente in infermeria e a Bonazzoli e Mauri arrivati a Gennaio e anch’essi poi bloccati da problemi fisici) e ha comunque ottenuto una fantamedia superiore al 70 e quindi dignitosa ma sono solo delle piccole attenuanti a fronte di un campionato molto al di sotto delle aspettative.I gol di Rocchi e Di Michele e le buone prove di Figo nella seconda parte della stagione sono servite a dare dignità dalla cintola in su e il gigantesco,in tutti i sensi,Materazzi ha fatto faville in una difesa che ha potuto contare anche sull’affidabilità di Cordoba e sulla sorpresa Modesto che ha fatto un campionato in antitesi col suo cognome.Molte però anche le scelte sbagliate da Fiore ad Abbruscato,da Candela a Di Napoli.In definitiva un po’ di sfortuna ma anche tante,troppi errori nel creare e nel gestire la squadra.Uomo simbolo:Materazzi EVAPORATO

LEONI 4

Rispetto a Carbone è stato più costante nel senso che non ha mai,neanche per sbaglio,lasciato i bassifondi della classifica e la sua cavalcata,si fa per dire,si è conclusa con l’ultimo posto assoluto dopo lo spareggio perso proprio contro il tecnico concorezzese.7 punti nella prima fase e altrettanti nella seconda portano a un girone d’andata deprimente e non è che quello di ritorno sia stato molto migliore.Gli acquisti di R*nald* e Giuseppe Rossi hanno dato nuova linfa e vigore nell’ultima parte della stagione ad un attacco frenato dalle due lunghe squalifiche di Flachi e dagli inconsueti capricci sotto porta di Pippo Inzaghi cui non sempre ha potuto porre rimedio Cristiano Lucarelli prima di finire a Casatenovo.I cambi in corso d’opera a centrocampo e in difesa non sono serviti poi a molto con De Rossi e Mandelli che non hanno demeritato ma nemmeno fatto sfracelli soprattutto in zona gol dove negli anni passati si erano dimostrati più avvezzi.Finchè non si è infortunato era stato Giuseppe Colucci a dare qualità la in mezzo e,a proposito di catanesi,una delle poche note liete della squadra è il bomber Spinesi e insieme a lui possiamo citare anche il centrocampista Brighi,il difensore Zaccardo e,a sprazzi,il nigeriano Obodo.Al di la dei singoli è stato tutto il complesso a lasciare molto a desiderare in campionato come in coppa.Uomo simbolo:Spinesi INCONSISTENTE


















































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